Lewandowski tra i miti tedeschi
- Tra i primi a fargli le congratulazioni non poteva mancare Jupp Heynckes: «Caro Robert ti auguro di fare ancora moltissimi gol». Mercoledì sera, a Friburgo, Robert Lewandowski (31 anni) segnando il gol numero 221 nel campionato tedesco ha strappato ad Heynckes il terzo posto nella classifica dei migliori bomber di sempre in Bundesliga. «Ammiro la sua grande professionalità – ha sottolineato Heynckes – Nel lavoro mette una forte carica di ambizione, grande passione, la sua grinta è inesauribile e ha una cura meticolosa del proprio fisico».
Nella sua luminosa carriera in campo e in panchina, Heynckes (74 anni) è stato rivale e maestro di “LewanGOLski” Rivale in quanto detentore per 40 anni, dal
Per il suo record, l’infallibile Gerd impiegò 14 anni. Il “vicerè” tuttora in carica con 268 gol è un altro tedesco, Klaus Fischer, specialista di rovesciate acrobatiche, oggi si direbbe “alla Cristiano Ronaldo”. Ma “Klaus il terribile” non è stato un campione di fedeltà dal momento che nel suo ventennio di gloria (1968-1988) ha cambiato quattro casacche, onorando in particolare quella dello Schalke. E` lui il prossimo obiettivo del centravanti polacco del Bayern. Il quale, per inciso, non è l’unico straniero nella graduatoria dei Top Ten della Bundesliga. Al sesto posto con 197 gol c’è l’inaffondabile italo-peruviano Claudio Pizarro, 41 anni, tuttora in attività nel Werder Brema. A Lewandowski mancano 48 gol per detronizzare Fischer. Di questo passo, al massimo entro tre anni il sorpasso dovrebbe riuscirgli. Per scalare la “cima 221” il talento cresciuto nel vivaio del Legia Varsavia ha impiegato 9 anni giocando 306 partite tra Borussia Dortmund (74) e Bayern (147). «A Monaco di Baviera mi sento definitivamente a mio agio – ha confidato a Sport Bild – Io penso a fare sempre del mio meglio per la vittoria della squadra». Così il numero 9 è diventato, con Neuer e Müller, un leader dello spogliatoio, senza peli sulla lingua quando un tecnico o un compagno lo deludono. Una scazzottata con Coman in allenamento è rimasta memorabile, come anche le sue critiche che hanno influito sull’esonero di Ancelotti e Kovac. A fine agosto, «il migliore centravanti del mondo» (parole di Rummenigge) ha prolungato fino al 2023 il vincolo bavarese.
Ha scavalcato Heynckes, che gli ha fatto tra i primi i complimenti