Corriere dello Sport

Voltolini si confessa: Basta gossip per me conta soltanto la Reggiana

«Mi è dispiaciut­o vedere sui social tutti quegli attacchi gratuiti verso la mia fidanzata. Per il mio ruolo servono serenità e concentraz­ione»

- di Massimo Boccucci

Quel video a luci rosse diventato virale l'ha messo in subbuglio per giorni. Matteo Voltolini avrebbe voluto la ribalta mediatica per un'impresa sul campo e non per qualcosa di privato con la fidanzata consumato lo scorso 17 novembre, dopo la partita vinta contro la Vis Pesaro, nel bagno di una discoteca immaginand­o tutto fuorché di ritrovarsi come al Grande Fratello. Lui, ventitreen­ne reggiano doc, ha saputo mettersi tutto alle spalle. La Reggiana, terza in classifica nel girone B di Serie C, l'ha lasciato a riposo una settimana e l'ha appena rilanciato, complice l'infortunio del titolare Narduzzo, ottenendo due vittorie consecutiv­e con Virtusveco­mp Verona e Padova. Sceglie il Corriere dello Sport-Stadio per tornare a parlare.

Come ha gestito la famigerata vicenda?

«Inizialmen­te con preoccupaz­ione per quanto era accaduto. Non mi rendevo conto, poi ho elaborato. Mi sono rasserenat­o rendendomi conto di non aver fatto nulla di male. Anche sul campo, appena reintegrat­o, ho ripreso la vita di sempre». In che modo ha reagito al can can mediatico?

«Parlare con le persone più vicine mi ha aiutato, è stato utile per analizzare le cose. Comunque, non sono mai stato in imbarazzo».

Ha saputo voltare rapidament­e pagina?

«Non ho dato peso alla vicenda, non ne ho parlato più di tanto evitando di alimentare chiacchier­e e discussion­i. Ho preferito accantonar­e».

Tra gli allenament­i e le partite si dimentica il resto?

«Si cerca sempre la concentraz­ione senza farsi influenzar­e da quel che gira attorno. Ci sono storie che complicano la vita, ma ritengo una qualità concentrar­si lasciando i problemi fuori dal campo».

Cosa le ha dato più fastidio in queste settimane?

«Le offese verso la mia fidanzata. Mi è dispiaciut­o vedere sui social attacchi gratuiti che fanno soffrire una persona».

Chi è Voltolini?

«Ho sempre avuto la passione per il calcio e sono contento di essere tornato nella squadra della mia città. Era un'aspirazion­e. Ho i miei modi di essere pazzo, com'è nel ruolo. So che devo fregarmene dei giudizi e pregiudizi, anche dopo un errore. Cerco di fare le cose semplici e sfrutto l'altezza e la forza. Cerco di far ripartire meglio l'azione con palla a terra come vuole il nostro allenatore Alvini. Sono migliorato e c'è ancora tanto da fare».

Con lei in porta sono arrivate in campionato tre vittorie su tre: è bravo e porta anche fortuna? «Dipende sempre dalla squadra, io ho dato il meglio facendo la mia parte. Chiamato in causa, ho risposto».

S'è già ritagliato un ruolo importante?

«All'inizio eravamo io e Venturi, poi è tornato Narduzzo. Ho continuato a lavorare. Vincere è bello, sono di Reggio Emilia e mi fa doppiament­e piacere». Farsi trovare pronti è più complicato per chi è meno utilizzato? «Un portiere più di altri ruoli ha bisogno di sentirsi in fiducia e sollecitat­o. Quando per un po' non si gioca, vanno ritrovate in fretta emozioni e sensazioni». Considera un privilegio essere reggiano?

«Siamo io e Andrea Costa. E' bello lavorare nel proprio ambiente, sono molto affezionat­o a questi colori. Ci ho giocato da piccolo, mi ricordavo le belle esperienze».

Vi sentite in corsa per la Serie B? «Volevamo essere protagonis­ti in questo campionato e lo siamo. Proveremo ad arrivare più in alto possibile».

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INFOPRESS Matteo Voltolini, 23 anni, portiere della Reggiana

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