Lapo Elkann ha rischiato di morire
TORINO - «Ora sto bene». Dopo il coma e la grande paura, Lapo Elkann tranquillizza tutti sulle sue condizioni di salute. Una decina di giorni fa, ma la notizia è emersa soltanto nelle ultime ore, il nipote dell’Avvocato Agnelli è stato coinvolto in un grave incidente stradale sulla via tra Tel Aviv e Gerusalemme. La dinamica è ancora oggetto di indagine, ma da quanto risulta sarebbe avvenuto tutto di sera, attorno alle 19 locali. Lapo si trovava in Israele in vacanza, era andato a visitare il Muro del Pianto. Nel viaggio di ritorno verso Gerusalemme, mentre era da solo alla guida di un’auto, l’impatto. Elkann ha riportato diverse fratture ed è stato ricoverato in stato di coma e poi è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici. Concluso il ricovero in Israele, è stato trasferito in una clinica in Svizzera, dove si trova in convalescenza e da dove ha fatto sentire la sua voce attraverso il Corriere della Sera. «Voglio innanzitutto ringraziare Dio, e poi i medici israeliani e quelli europei. Voglio pregare per i ragazzi giovani che ho visto morire in Israele accanto a me nei letti delle emergenze dell’ospedale, gli amici che mi sono stati vicino, la mia famiglia. Voglio ringraziare Dio di avermi ridato la vita. Voglio dedicare il mio tempo, il mio cuore e risorse economiche a fare del bene. Ho capito che è questo il mio nuovo motto di vita». Lapo si occuperà della sua Fondazione Laps, che porta avanti progetti sociali, specie a favore di chi è stato vittima di abusi sessuali. A tal proposito Elkann, che ha raccontato di esserne stato vittima in giovane età, ha ringraziato via Twitter Papa Francesco «per la storica svolta di abolire il segreto pontificio nei casi di abusi sui minori». Poi ha applaudito il fratello John per la fusione tra FCA e PSA. «Caro fratello, ho sempre creduto in te. Avete fatto un capolavoro. Batman & Robin = Elkann & Tavares. Bravi entrambi».