Corriere dello Sport

FONSECA: ROMA SARÀ UNA TRASFERTA DURA

Torna in mente il 7-1 dello scorso anno, ma questa stagione è diversa «Giocare contro la Fiorentina è sempre stato difficile, con la squadra non ho parlato del passato, per me non cambia nulla. Dovremo essere concentrat­i: lo sappiamo»

- di Guido D’Ubaldo

L’ultima partita del 2019 regala a Fonseca emozioni nuove. Il tecnico vuole chiudere l’anno con una vittoria, per restare ancorato al quarto posto, obiettivo annunciato a inizio stagione. La trasferta di Firenze non è stata mai facile per i colori gialloross­i, ma stasera Chiesa non ci sarà e Montella spera di restare saldo sulla panchina viola: «Per me è una partita speciale, ho lasciato il mio cuore a Roma», racconta l’Aeroplanin­o, che non nasconde l’amore per i colori gialloross­i, quelli che ha vestito nei migliori anni della sua vita, quando vinse lo storico scudetto del 2001 e a Roma era quasi un re. La Fiorentina non può perdere e i giocatori ricordano quel 7-1 in Coppa Italia che meno di un anno fa aprì la crisi di Di Francesco. A Paulo Fonseca non interessan­o i paragoni con il passato, tempo fa aveva rifiutato accostamen­ti con Zeman, oggi sa che sarà una sfida complicata: «Per la Roma la trasferta di Firenze è sempre difficile e la Fiorentina vista contro l'Inter è una squadra dura da affrontare».

IL RITORNO. Per il tecnico portoghese è fondamenta­le il recupero di Smalling per mantenere la solidità difensiva, che ha portato la Roma ad essere la squadra che ha subito meno gol dopo l’Inter. L’inglese è stato convocato dopo l’infortunio al ginocchio che lo aveva costretto a saltare la partita contro la Spal e stasera molto probabilme­nte sarà in campo: «Smalling è a disposizio­ne, ed è un'opzione per la partita contro la Fiorentina», l’inglese sarà affiancato da Mancini, in una coppia ormai affiatata. Resta fuori ancora Kluivert, come Pastore, che era stato rilanciato da Fonseca prima di rifermarsi per un nuovo infortunio.

CONTA LA ROMA. Fonseca vuole concentrar­si su questa partita, alle vacanze ci penserà da domani. E il 7-1 della passata stagione non lo condiziona, la Roma è in salute e spera che prosegua la sua serie positiva. I gialloross­i furono anche eliminati dalla Fiorentina in Europa League con Garcia in panchina, ma stasera sarà tutta un’altra storia: «Siamo consapevol­i che dobbiamo essere molto concentrat­i per giocare contro la Fiorentina. Non sappiamo se Chiesa gioca o no (non era ancora a conoscenza che l’azzurro non era stato convocato da Montella, ndr) ma non cambia nulla. Con i miei non abbiamo parlato della partita della scorsa stagione, per me non cambia nulla».

Non si sbilancia sul mercato di gennaio, ma la Roma è attiva per migliorare la rosa: «Con Petrachi parliamo ogni giorno di tutto: di mercato, di giocatori e anche delle nostre famiglie».

Florenzi dovrebbe essere confermato per la terza partita consecutiv­a e per il capitano si allontana l’ipotesi di una cessione. Proprio la Fiorentina è una delle società che lo ha cercato: «Con lui non ho mai parlato di questo o di Nazionale, ma solo della Roma. Io devo solo pensare alla Roma, che è la cosa più importante. Capisco questo tipo di situazione, ma io sono l’allenatore e devo pensare al meglio per la squadra». Oggi il capitano dovrebbe essere preferito a Spinazzola, che a destra si adatta, ma non è quello il suo ruolo. Veretout torna a Firenze, dove ha lasciato un buon ricordo ed è ancora rimpianto, vista la situazione del centrocamp­o viola. Il francese è un punto di riferiment­o per Fonseca, come Kolarov, che domenica scorsa ha commesso un errore sul fallo da rigore: «Noi giochiamo molto con il terzino nella prima fase di costruzion­e. E’ una situazione su cui lavoriamo tanto. I giocatori devono fare correttame­nte il movimento di far girare la palla. E’ una situazione su cui lavoriamo sempre». Kolarov tra i due terzini è quello che spinge di più. Lui e Dzeko sono i due giocatori più utilizzati da Fonseca. Il serbo ha lasciato a Veretout prima e Perotti poi il ruolo di rigorista, dopo due errori consecutiv­i. E nonostante il rigore regalato alla Spal.

Smalling convocato dopo l’infortunio al ginocchio: sarà affiancato da Mancini

Veretout oggi torna a Firenze da ex e per il portoghese è un indispensa­bile

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Portoghese (46 anni) è alla sua prima stagione sulla panchina della Roma
Paulo Fonseca Portoghese (46 anni) è alla sua prima stagione sulla panchina della Roma
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LAPRESSE Chris Smalling (30 anni) è a disposizio­ne

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