ZANETTI CHIAMA VIDAL «È UN LEADER NATO»
«Ha grande personalità: il cileno alzerebbe il livello tecnico della nostra squadra che è già molto alto»
Non sarà una trattativa lampo, ma i presupposti per un Arturo Vidal con la casacca dell’Inter ci sono tutti. Assai remota, in realtà, la possibilità di vedere il cileno alla Pinetina in tempo per il big match della Befana con il Napoli. E non ci sono troppe speranze di assistere a una sua apparizione neppure per la super sfida con l’Atalanta del fine settimana successivo. Ma Re Arturo vuole fortemente tornare agli ordini di Antonio Conte e il Barça, nonostante mille contingenze negative, mantiene aperto uno spiraglio per la trattativa. A Milano, pertanto, ci sono buone ragioni per continuare a sperare. Se non per l’immediato, almeno per il prossimo futuro. Una moderata fiducia in un felice esito della trattativa, nelle ultime ore, è stata esibita anche da Javier Zanetti, che intercettato da Espn, a Buenos Aires, ha comunque consigliato di mantenere una certa pazienza. «Vedremo come andrà il mercato. Abbiamo un mese di tempo», la saggia riflessione del vicepresidente dell’Inter, che poi ha dato la sua benedizione all’acquisto dell’ex Juventus e Bayern Monaco. «Vidal è un leader nato, ha una grande personalità. Vediamo quello che succede. Stiamo parlando di un giocatore che può alzare il livello della squadra, che è già molto elevato».
MOTIVAZIONI. Il diretto interessato, atteso giovedì nella cittadella sportiva di Sant Joan Despì, insieme agli altri sudamericani Messi e Luis Suarez, da quel che si dice in città smania dalla voglia di tornare in Italia per diversi motivi. Innanzitutto per le parole rassicuranti ricevute dal vecchio mentore Antonio Conte, che gli avrebbe garantito un ruolo da protagonista nel nuovo progetto. Il discorso di Ernesto Valverde, che gli ribadisce ad ogni piè sospinto di considerarlo un giocatore importantissimo, pur senza concedergli una maglia da titolare, infatti, pare averlo stufato. Poi, non sono da trascurare il discorso economico e la durata dell’eventuale nuovo contratto: si parla di 5 milioni a stagione di qui al 30 giugno del 2022. Cifre analoghe a quelle corrisposte attualmente dal Barça, ma con un anno in più assicurato. Niente male, per un calciatore che il prossimo 22 maggio compirà 33 anni.
IMPREVISTI. Purtroppo, però, dall’infermeria del Barça arrivano cattive notizie, che potrebbero rischiare di rimandare la fumata bianca addirittura alla prossima estate. Questa lo scenario più gettonato, in Catalogna, in questo momento. Le ultime visite a cui è stato sottoposto il brasiliano Arthur Melo, infatti, confermano che i problemi al pube che soffre da tempo non sono stati ancora risolti e che ci vorranno almeno altre tre settimane prima di rivederlo in campo. Con Carles Aleñà appena ceduto in prestito al Betis, pertanto, a Valverde, senza contare lo stesso Vidal, rimangono a disposizione appena quattro centrocampisti: Rakitic, Busquets, De Jong e Sergi Roberto, che ultimamente sta facendo meglio nella posizione di cursore di fascia. Di qui l’idea di trattenere il cileno fino al termine della stagione. Poi, in estate, il Barça avrà tutto l’interesse di trattare per un calciatore che, dodici mesi dopo, arriverà a scadenza.
Il problema? I tanti ko del Barça: Valverde può contare su pochi centrocampisti