Duncan e Meité sono nel mirino Non si molla la pista Bonifazi
Iachini conosce bene il ghanese: il mancino che manca alla Viola Il francese del Torino potrebbe essere una buona alternativa
FIRENZE
Non solo attaccanti per la Fiorentina. La missione di Pradè e Barone, i principali emissari del club di Rocco Commisso, puntano a rafforzare l’intera rosa, difesa e centrocampo inclusi. Nel mirino sono finiti giocatori italiani, vedi Kevin Bonifazi, cercato già in estate nonostante il niet (temporaneo) dei granata legato alle defezioni fisiche di alcuni propri tesserati, ma anche elementi che la Serie A hanno già cominciato a conoscerla, da Duncan del Sassuolo, quel mancino che in realtà manca per caratteristiche alla rosa della Fiorentina, fino, all’occorrenza anche a Meité, destro pure lui, ma con la caratteristiche comunque da non sottovalutare.
MISSIONE BONIFAZI. Adesso vanno trovate le condizioni per cercare di abbreviare al massimo i tempi delle trattative, consapevoli della concorrenza e e della volontà di garantire al nuovo allenatore un gruppo completo il prima possibile. La prima richiesta è già stata spedita al destinatario, il club di Urbano Cairo. Sì, perché quel Bonifazi, difensore centrale, su cui si stanno concentrando le attenzioni di Parma, Spal, Atalanta e Bologna, piace da tempo. Ha giocato appena sei partite, tra gare di qualificazione di Europa League, lo scorso agosto, e la Serie A, per un totale di 465 minuti appena, pur riuscendo comunque a segnare due gol, uno alla squadra di Gasperini alla seconda giornata e prima ancora nell’andata del terzo turno contro il Soligorsk, dopo aver rimpiazzato l’infortunato Izzo. Evidentemente non fa parte dei disegni prioritari di Mazzarri e anche se potrebbe servire un investimento in doppia cifra - ed ha assoluto bisogno di rilanciarsi anche in chiave azzurra, lui che dal 2017 ad oggi ha messo insieme 7 partecipazione con la Under 21 azzurra, Nazionale tanto cara al presidente della Fiorentina.
OUTSIDER KANNEMAN. Dal Brasile, dove il Gremio cerca di stringere per Pedro, rispunta anche il nome di Walter Kannemann, centrale difensivo argentino già nel giro della Seleccion, in possesso di passaporto comunitario. E’ uno di quei profili poliedrici, capace di ben figurare in una linea difensiva a quattro ma senza disdegnare uno schieramento a tre, con propensione a scattare anche lungo la fascia sinistra e che dunque è finito sotto la lente. E' evidente che gli servirebbe un periodo di ambientamento, per calarsi al meglio nelle dinamiche del calcio italiano, ma il bagaglio d'esperienza che gli ha permesso di arrivare dritto nel giro della Seleccion può diventare il migliore alleato.
MANCINO, COME DUNCAN. Iachini cerca un piede mancino. E di Duncan, lui che lo ha allenato ai tempi dell’esperienza al Sassuolo, conosce vizi e virtù. Certo, pur avendo il ghanese giocato da titolare solo il 52% di minuti totali, non sarà facile convincere il club a privarsene adesso, ma si farà di tutto per cercare di arrivare alla meta, sicuramente più semplice rispetto all’ingaggio di un Mandragora cercato già in estate con l’Udinese. Meité del Torino arriverebbe in subordine per via della sua capacità di adattarsi alle diverse situazioni, anche se potrebbe servire qualche giorno proprio in più per provare a scandagliare tutte le opportunità sul mercato, anche sulla mediana, dove Badelj fino ad oggi ha deluso.
LE USCITE. Pradè, adesso, dovrà concentrarsi anche sul capitolo delle uscite, decisive per fare spazio ai nuovi arrivi. Va trovata una sistemazione a Valentin Eysseric, che ha trovato i primi minuti nelle ultime gare del 2019, a Sebastian Cristoforo, ma soprattutto ai due finiti ai margini, Dabo da una parte e Thereau dall'altra, quest'ultimo ad un passo dalla fine del contratto (giugno).