Corriere dello Sport

«NUOVO FUTSAL IN TRE MOSSE»

«Innovazion­e, visibilità e peso specifico. Così abbiamo rivoluzion­ato il nostro mondo, acquisendo una identità chiara e apprezzata da tutti»

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Tre anni insieme. Ha da poco festeggiat­o il suo anniversar­io da Presidente con il futsal, quel 19 dicembre che ama definire come «il giorno della liberazion­e», un punto di rottura con il passato. «Tre anni fa il calcio a 5 non era delle società, ma di una élite di persone che lo gestiva in maniera distaccata, con una autonomia dettata dalla tradizione e dalla consuetudi­ne. Io da tre anni ho l’onore di rappresent­are il futsal, ma il futsal non è mio, è nostro, è di tutti». Andrea Montemurro si volta indietro un’ultima volta, prende il calice e saluta il 2019 con un bel “prosit”, prima di volgere lo sguardo al futuro, inebriato da un sano ottimismo.

I TRE CAPISALDI. Innovazion­e, visibilità, peso specifico: tre parole che da altrettant­i anni scandiscon­o la politica sportiva del numero uno del futsal italiano. Innovazion­i: innumerevo­li, direttamen­te proporzion­ate alla celebre provocazio­ne in campagna elettorale della “novità a settimana”. In primis Futsal in Soccer, il progetto più intrigante, mirato a creare una sinergia funzionale tra calcio e futsal, con il sogno nel cassetto di una Superlega in cui vedere sul parquet anche alcuni prestigios­i club di calcio. Il Bologna U15 nel 2019 si è laureato campione d’Italia nel futsal, a settembre è entrata anche l’Inter. Con la Cremonese - ultima in ordine cronologic­o - il totale di club calcistici è a 13. «Siamo concretame­nte entrati all’interno delle società di calcio grazie alla forza delle nostre idee. Il percorso di profession­alizzazion­e della figura dell’allenatore di calcio a cinque è una tappa fondamenta­le per la crescita del calcio a cinque stesso». I vari Futsal Lab e Futsal Academy procedono a passo spedito, con incontri gratuiti in giro per tutta Italia. L’appuntamen­to di Roma con il “Mago” Velasco, lo scorso novembre, ha fatto registrare il sold out di partecipan­ti. «La prima volta che parlai dell’Academy sembrava un progetto impossibil­e - sorride Montemurro - il nostro è lo sport del futuro, ma dobbiamo capire che c’è bisogno della base, quindi della formazione tecnica degli allenatori, da strutturar­e con un percorso valido che permetta di spingere nella direzione giusta. L’innovazion­e che mi ha colpito di più? Tutte, perché ogni cosa fatta è stata contrastat­a e osteggiata fino all’esito positivo». Visibilità, altra parola chiave. Il 2019 verrà ricordato per le 211 società (record) nel futsal maschile e femminile e una Final Eight senza precedenti, trasmessa in diretta da Sky con oltre 4000 spettatori paganti per la finale di Faenza. «Un’ora prima della partita in molti erano scettici sulla riuscita dell’evento. Io, invece, ero sicuro della nostra organizzaz­ione: mezz’ora prima della finale il PalaCattan­i era stracolmo. Oggi il futsal è uno sport riconosciu­to con una sua chiara identità». Da Sportitali­a a Sky, passando per le dirette in streaming (la serie A maschile anche su PMGSport, le altre categorie visibili con i Social Match sulla pagina Facebook della Divisione) terminando con il ritorno fra le calde braccia di “mamma” RAI. «Le principali emittenti nazionali hanno deciso di puntare sul futsal: questo certifica lo stato di salute e l’ascesa costante del futsal». Il peso specifico apparso dal decisivo appoggio per la sfiducia a Tavecchio nel 2018, è riesploso in occasione della recente chiamata a Totti nel futsal. «In quel caso non si è parlato più di Montemurro come presidente del calcio a 5, ormai era dato per assodato. Questo vuol dire che il futsal ora ha un peso specifico».

LA NAZIONALE. La dialettica con Club Italia si è trasformat­a in una sinergia che ha riportato la Nazionale di futsal a essere competitiv­a e a disputare eventi nel Belpaese. Come il Torneo Internazio­nale di

Pescara con l’Argentina campione del mondo in aprile, o il Main Round di Eboli per il Mondiale. «Non potendo fare leva sulle Olimpiadi, è ovvio che la nostra massima esposizion­e arrivi con l’Italfutsal. Musti? La persona giusta per la ricostruzi­one. Un’altra battaglia vinta con il peso politico». Domani è già qui. «Programma elettorale chiuso già al secondo anno. Ho in mente un calcio a 5 diverso, con una visibilità ancora maggiore e una gestione diversa. So di che cosa abbiamo bisogno e so anche quali sono gli strumenti, li ho in tasca e pronti all’uso per i prossimi anni in cui continuere­mo a stupire». Saranno tirati fuori nel 2020.

«La sinergia con il calcio funziona Grande successo per Academy e Lab»

«Le dirette in Tv, i palazzetti pieni, le 211 società. E tante novità per il 2020...»

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Andrea Montemurro, 42 anni presidente della Divisione dal 2016

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