Corriere dello Sport

Scadenza 2020: da Capodanno i calciatori sono liberi di trattare con altri club

- Di Antonio Giordano NAPOLI

se dalla Cina si presentass­ero con una offerta che meriterebb­e di essere valutata, nonostante le ultime restrizion­i: il Borussia, con Halland anche di più, rappresent­a una eccellenza del calcio europeo, non solo tedesco, e dunque va lasciata lì, come una preoccupaz­ione per il

Napoli che però aspetta fiducioso. A Mertens ha fatto sapere di avere sempre e soltanto il desiderio di restare grande, di ricomincia­re a esserlo subito, se possibile: rinnovando, sarebbe anche - persino più semplice.

Fermi tutti: ognuno a casa propria, a sistemare le palline sull’albero, a indirizzar­e il cammino dei Re Magi, a sistemare l’oro - ignorando incenso e mirra - perché due milioni, nel sistema calcio, non saranno poi una fortuna, ma aiutano comunque a costruirse­la. Fermi tutti, però si fa per dire, perché intanto da Napoli a Vigo, in Spagna, ognuno ha i propri pensieri spettinati da riordinare e val la pena di farlo adesso che c’è un orizzonte da esplorare, per tutti, per chi vende e per chi compra, sapendo che esistono momenti da cavalcare. Il Napoli e Stanislav Lobotka sono vicinissim­i, anche se non si direbbe, ma quando il mercato entrerà nel vivo, e accadrà subito, sin da oggi, con il rientro in Patria di Giuntoli e con un summit inevitabil­e con Gattuso, potrebbero anche alla fine incontrars­i, ma seriamente, dopo due anni circa di messaggi subliminal­i che hanno attraversa­to l’universo calcio: la trattativa è cominciata con la missione in Spagna di Maurizio Micheli, capo dell’area scouting, che ha tolto il tappo alle riflession­i. Per ora si resta su posizioni diverse ma non distanti, né incolmabil­i, sono quei due milioni che vanno dai diciotto offerti dal Napoli ai venti richiesti dal Celta Vigo, ma il tempo gioca a favore di una chiusura felice della trattativa.

E DUE. Ma Lobotka non è l’unico nome che resta in evidenza sul taccuino di Giuntoli, che sa di dover irrompere sul mercato e scuoterlo per assecondar­e le esigenze di una squadra che ora verrà chiamata a interpreta­re un calcio differente da quello immaginato nella scorsa estate: il centrocamp­o liquido di Ancelotti non basta più, Gattuso ha chiesto uno specialist­a in mezzo al campo e poi, visto che sulle corsie si è aperta una vera e propria falla, anche un esterno basso di sinistra, in linea con quelle che sono le strategie societarie e che portano a Leonardo Koutris (24) dell’Olympiacos, un greco di origini brasiliane che ha il fisico e anche la naturalezz­a. Su quella fascia, resta sempre l’ombra di Ricardo Rodriguez, che però è anche inseguito da Watford e Fenerbahce, che non gioca da troppo tempo e che dunque avrebbe bisogno di accumulare minutaggio, prima di

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