Lirola, il fedelissimo da rilanciare
È vero che Pol Lirola le partite finora in archivio le ha giocate praticamente tutte o quasi (14 su 17 in campionato e le due di Coppa Italia contro Monza e Cittadella), ma è altrettanto sicuro che il rendimento è stato lontano da quello atteso e non solo per l’alto investimento economico fatto dalla Fiorentina in estate per portarlo via dal Sassuolo (un milione di prestito più 12 di riscatto obbligatorio). Già, quel Sassuolo di cui Beppe Iachini era l’allenatore nella stagione 2017-18 e l’esterno destro uno dei “fedelissimi” del nuovo allenatore viola. Certo, con alti e bassi che si devono mettere in conto per un giovane di 22 anni, ma Iachini ha sempre puntato su Lirola ed ecco perché il riformarsi della coppia stavolta a Firenze potrebbe essere un beneficio per lo spagnolo.
STORIE PARALLELE. Titolare subito, poi un po’ di “sana” panchina per alcune giornate nella fase centrale del girone d’andata, infine nuovamente titolare fino a quando un infortunio al ginocchio lo ha costretto ad una conclusione anticipata della stagione di qualche settimana: è il curriculum di Lirola in maglia neroverde con il tecnico marchigiano in panchina che mai comunque vi ha rinunciato, sia quando sceglieva il 3-52 e sia quando virava sulla difesa a quattro. Modifiche tattiche dovute all’esigenza di cambiare il corso dei risultati, ma non per questo Iachini ha mai messo in dubbio Lirola: anzi, se c’è stato bisogno, da laterale di centrocampo lo ha trasformato in quarto della retroguardia, ruolo quest’ultimo che il 22enne iberico a Firenze ha dimostrato di patire in maniera decisa. Ma l’indizio succitato è quasi una prova: c’è la fiducia sopra a tutto e questa potrebbe essere determinante nel recupero del miglior Lirola, perché è presumibile che l’allenatore viola ci punterà da subito per garantirsi corsa, spinta e qualità sulla fascia, utili al gioco della Fiorentina.
CAMBIO DI PASSO. Adesso però tocca al difensore spagnolo farsi trovare pronto alle sollecitazioni. Tocca a lui rispondere presente alle chiamate per assicurare quell’apporto che la Fiorentina gli chiede per migliorare la fase d’attacco in primis, ma anche la capacità di presidiare la sua zona di competenza. Con compiti particolari a metà tra difensore e ala offensiva se Iachini deciderà di difendere a tre, con un occhio di riguardo alla copertura se viceversa dovesse passare a quattro. Quel che è sicuro è che Lirola è chiamato al cambio di passo dopo quattro mesi vissuti più nell’ombra che sotto i riflettori. Come la Fiorentina.
Con Montella ha comunque giocato quattordici partite su diciassette totali