SOLDI E POLEMICHE BENVENUTI ALL’ATP CUP
Terzo torneo a squadre nel giro di pochi mesi, molti giocatori si lamentano
Montepremi da 20 milioni e punti per la classifica Opelka: «Ma noi siamo esclusi»
Ecosì sono tre, nel giro di quattro mesi. La Atp Cup, che parte nella notte italiana di domani a Perth, Sydney e Brisbane, è la terza competizione tennistica a squadre che si gioca dallo scorso settembre, dopo la Laver Cup e la Coppa Davis che ha vissuto a novembre la sua prima edizione ‘riformata’ (già ribattezzata Piqué Cup…). Tutte con format diversi, tutte con l’ambizione, più o meno dichiarata, di rappresentare il vero Campionato del Mondo a squadre. E troppe, probabilmente, per convivere a lungo in un calendario già fittissimo e confuso.
FUSIONE. Tanto che già si parla di una possibile/probabile/auspicabile fusione fra Atp Cup e Davis. I prossimi quindici giorni intanto ci faranno capire se l’Atp Cup sarà un successo o solo la minestra riscaldata della vecchia World Team Cup, che dal 1978 al 2012 si è disputata in maggio Dusseldorf ed era in realtà poco più di una esibizione. La nuova Atp Cup è farina del sacco dell’Atp e soprattutto del suo ex Presidente Chris Kermode, con un grosso zampino di Tennis Australia, la federtennis australiana, che peraltro è anche co-organizzatrice, insieme alla Team8 di Roger Federer e al gruppo Lehman, della Laver Cup. Un conflitto di interessi inquietante, se si considera che Tennis Australia fa sempre parte dell’Itf ma di fatto appoggia la gara concorrente alla Coppa Davis.
FORMAT. Rispetto alla vecchia World Team Cup la nuova competizione ha un campo di partecipanti allargato, 24 nazioni invece di 8, divise in sei gironi da 4 squadre nelle tre città citate all’inizio (dai quarti in poi però si sposterà tutto a Sydney). Il criterio di qualificazione è basato sulla classifica Atp del miglior rappresentante di ciascuna nazione, e quindi la defezione di Federer - molto polemico con l’Atp Cup peraltro dalla sua posizione di ‘competitor’ e patron della Laver Cup - e la non iscrizione di Stan Wawrinka ha quindi escluso la Svizzera a beneficio della Norvegia. All’Italia mancherà Matteo Berrettini, fermato da un leggero problema agli addominali, e Lorenzo Sonego, alla Gran Bretagna Andy Murray dolorante all’inguine, al Giappone l’eterno infortunato Kei Nishikori. In compenso Novak Djokovic ha da tempo sciolto le riserve e sarà in campo con la Serbia, Rafa Nadal e Roberto Bautista Agut giocheranno con la Spagna, Stefanos Tsitspas con la Grecia, Sascha Zverev con la Germania, Daniil Medvevev e Karen Khachanov con la Russia, Alex De Minaur e Nick Kyrgios con l’Australia, Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime con il Canada.
POLEMICHE. Un tabellone sontuoso, che non cancella le polemiche, dovute sia al fatto che l’arrivo della Atp Cup ha di fatto ucciso l’Hopman Cup e i tornei (Atp!) di Brisbane, Sydney e Aukland, e gravemente svantaggiato quelli di Pune e di Doha; sia a quello che la nuova gara attribuisce, oltre ad un montepremi ricchissimo (20 milioni di dollari) anche punti Atp (in teoria un singolo giocatore può accumularne fino a 750). «E siccome qualifica solo i due migliori giocatori di ogni paese», ha fatto notare lo statunitense Reilly Opelka, «Impedisce di partecipare a gente come me (n.37 Atp), Andrei Rublev (n.22) o Milos Raonic (n.32), mentre qualifica il n.2 di Grecia (Michail Pervolakaris, n.433) e di Georgia (Alexandre Metreveli, n.678). Ma il peggio è che l’Atp Cup non rientra nei 18 migliori tornei su cui si basa il ranking, quindi quelli che lo giocheranno avranno un torneo in più su cui contare rispetto agli altri: è totalmente ingiusto». Non ha tutti i torti, Opelka. Infine l’Italia, che insieme al n.12 Atp Fabio Fognini (la cui partecipazione è stata ‘sbloccata’ dalla nascita della secondogenita Farah) schiera Stefano Travaglia (n.84), Paolo Lorenzi (115), Alessandro Giannessi (148) e Simone Bolelli (n.80 in doppio): è inserita nel gruppo D insieme con Russia, Usa e Norvegia e può ragionevolmente sperare di qualificarsi almeno per i quarti. In attesa di capire quanta gloria ci sarà davvero in gioco in Australia.
L’Italia in campo con Fognini e Travaglia Federer assente Nadal ci sarà