Corriere dello Sport

SOLDI E POLEMICHE BENVENUTI ALL’ATP CUP

Terzo torneo a squadre nel giro di pochi mesi, molti giocatori si lamentano

- di Stefano Semeraro

Montepremi da 20 milioni e punti per la classifica Opelka: «Ma noi siamo esclusi»

Ecosì sono tre, nel giro di quattro mesi. La Atp Cup, che parte nella notte italiana di domani a Perth, Sydney e Brisbane, è la terza competizio­ne tennistica a squadre che si gioca dallo scorso settembre, dopo la Laver Cup e la Coppa Davis che ha vissuto a novembre la sua prima edizione ‘riformata’ (già ribattezza­ta Piqué Cup…). Tutte con format diversi, tutte con l’ambizione, più o meno dichiarata, di rappresent­are il vero Campionato del Mondo a squadre. E troppe, probabilme­nte, per convivere a lungo in un calendario già fittissimo e confuso.

FUSIONE. Tanto che già si parla di una possibile/probabile/auspicabil­e fusione fra Atp Cup e Davis. I prossimi quindici giorni intanto ci faranno capire se l’Atp Cup sarà un successo o solo la minestra riscaldata della vecchia World Team Cup, che dal 1978 al 2012 si è disputata in maggio Dusseldorf ed era in realtà poco più di una esibizione. La nuova Atp Cup è farina del sacco dell’Atp e soprattutt­o del suo ex Presidente Chris Kermode, con un grosso zampino di Tennis Australia, la federtenni­s australian­a, che peraltro è anche co-organizzat­rice, insieme alla Team8 di Roger Federer e al gruppo Lehman, della Laver Cup. Un conflitto di interessi inquietant­e, se si considera che Tennis Australia fa sempre parte dell’Itf ma di fatto appoggia la gara concorrent­e alla Coppa Davis.

FORMAT. Rispetto alla vecchia World Team Cup la nuova competizio­ne ha un campo di partecipan­ti allargato, 24 nazioni invece di 8, divise in sei gironi da 4 squadre nelle tre città citate all’inizio (dai quarti in poi però si sposterà tutto a Sydney). Il criterio di qualificaz­ione è basato sulla classifica Atp del miglior rappresent­ante di ciascuna nazione, e quindi la defezione di Federer - molto polemico con l’Atp Cup peraltro dalla sua posizione di ‘competitor’ e patron della Laver Cup - e la non iscrizione di Stan Wawrinka ha quindi escluso la Svizzera a beneficio della Norvegia. All’Italia mancherà Matteo Berrettini, fermato da un leggero problema agli addominali, e Lorenzo Sonego, alla Gran Bretagna Andy Murray dolorante all’inguine, al Giappone l’eterno infortunat­o Kei Nishikori. In compenso Novak Djokovic ha da tempo sciolto le riserve e sarà in campo con la Serbia, Rafa Nadal e Roberto Bautista Agut giocherann­o con la Spagna, Stefanos Tsitspas con la Grecia, Sascha Zverev con la Germania, Daniil Medvevev e Karen Khachanov con la Russia, Alex De Minaur e Nick Kyrgios con l’Australia, Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime con il Canada.

POLEMICHE. Un tabellone sontuoso, che non cancella le polemiche, dovute sia al fatto che l’arrivo della Atp Cup ha di fatto ucciso l’Hopman Cup e i tornei (Atp!) di Brisbane, Sydney e Aukland, e gravemente svantaggia­to quelli di Pune e di Doha; sia a quello che la nuova gara attribuisc­e, oltre ad un montepremi ricchissim­o (20 milioni di dollari) anche punti Atp (in teoria un singolo giocatore può accumularn­e fino a 750). «E siccome qualifica solo i due migliori giocatori di ogni paese», ha fatto notare lo statuniten­se Reilly Opelka, «Impedisce di partecipar­e a gente come me (n.37 Atp), Andrei Rublev (n.22) o Milos Raonic (n.32), mentre qualifica il n.2 di Grecia (Michail Pervolakar­is, n.433) e di Georgia (Alexandre Metreveli, n.678). Ma il peggio è che l’Atp Cup non rientra nei 18 migliori tornei su cui si basa il ranking, quindi quelli che lo giocherann­o avranno un torneo in più su cui contare rispetto agli altri: è totalmente ingiusto». Non ha tutti i torti, Opelka. Infine l’Italia, che insieme al n.12 Atp Fabio Fognini (la cui partecipaz­ione è stata ‘sbloccata’ dalla nascita della secondogen­ita Farah) schiera Stefano Travaglia (n.84), Paolo Lorenzi (115), Alessandro Giannessi (148) e Simone Bolelli (n.80 in doppio): è inserita nel gruppo D insieme con Russia, Usa e Norvegia e può ragionevol­mente sperare di qualificar­si almeno per i quarti. In attesa di capire quanta gloria ci sarà davvero in gioco in Australia.

L’Italia in campo con Fognini e Travaglia Federer assente Nadal ci sarà

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Dall’alto: Nadal (33) e Djokovic (32) saranno all’Atp Cup. Assente Federer (38)
GETTY/LAPRESSE Presenti e assenti Dall’alto: Nadal (33) e Djokovic (32) saranno all’Atp Cup. Assente Federer (38)
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