SASSARI HA SOLO NUMERI PRIMI
La Dinamo sogna il sorpasso in classifica sulla Virtus Bologna
L’intero quintetto è nella top 5 della statistica plus/minus Il segreto? La Dinamo è una squadra che sa anche difendere
Il quintetto dal rendimento migliore in serie A? Tutto sassarese. Nel senso che sono tutti del Banco di Sardegna i primi cinque giocatori della classifica plus/ minus, vale a dire della voce statistica che tiene conto delle variazioni di punteggio quando un giocatore è sul parquet. Si parte con il +11,5 di Bilan: col centro croato Sassari segna 11,5 punti in più dell'avversaria. Si prosegue con l'ala Pierre che lo tallona a 11,3. Poi la guardia Michele Vitali con 9,9, e il play made in Sassari Spissu con 9,2 che precede d'un soffio l'ala Evans che ha 9,1.
Cifre favorite anche dal fatto che la squadra allenata da Gianmarco Pozzecco ha la migliore difesa del campionato (neppure 73 punti incassati) e il terzo attacco dopo la Virtus Bologna e Brescia, con una media di 83,7 punti subiti. E la grande efficacia nelle due metà campo viene espressa proprio dal quintetto base di Sassari. Composto da giocatori che sanno sia attaccare sia difendere.
Collaborando, perché il gioco del Poz si sviluppa con grande circolazione di palla tra dentro e fuori, così come la difesa è basata su cambi e aiuti ragionati e tempestivi, con gli uomini che raramente finiscono fuori posizione.
BILAN IL PIVOT-PLAY. E' stata una scelta fortemente voluta dal coach Pozzecco, che da assistente di Mrsic al Cedevita Zagabria, ha potuto allenare Miro Bilan per due stagioni, vincendo due titoli e due coppe di Croazia. Bilan ha ottenuto l'anno scorso il titolo francese con l'Asvel, due Coppe di Francia (anche una con lo Strasburgo) ed è stato inserito nel secondo quintetto dell'Eurocup 2018/19.
Centro old style, opposto ai saltatori verticali, Bilan utilizza con intelligenza i suoi 213 cm (e i120 chili di peso) per “leggere” il gioco sia quando è in attacco, sia quando è in difesa, dove le sue braccia smisurate influenzano le traiettorie di passaggi e tiri. Maestro del piede perno e del semigancio, è bravissimo anche a riaprire il gioco e servire i compagni: strepitoso contro Venezia un passaggio all'indietro per il taglio di Evans. Di fatto è un play che si aggiunge a Spissu nell'impostare la manovra.
PIERRE-EVANS ALI VOLANTI. Simili nell'energia e complementari per come si integrano in attacco. Il canadese Pierre è in crescita costante, come dimostrano le cifre della sua terza stagione a Sassari: 13 punti, col 50% da tre, più 6,5 rimbalzi e quasi 3 assist. E in difesa non è raro vederlo sul miglior attaccante avversario, anche se si chiama Teodosic, come ha fatto benissimo nel secondo tempo vittorioso sulla Virtus Bologna. Anche Evans è una “pescata” nella Bundersliga (era al Ratiopharm Ulm) del gm Pasquini: stazza da ala piccola con i suoi due metri pieni di altezza, ma forza fisica per giocare da ala forte e soprattutto una costanza di rendimento mostruosa. Più che i 25 punti con 13 rimbalzi e 40 di valutazione contro Cremona, basta una dato per capire la sua importanza: il Banco ha perso le tre gare dove Evans non è andato in doppia cifra.
SPISSU-VITALI. In molti storcevano il naso di fronte ad una coppia di guardie tutta italiana, eppure ha reso subito dividendi la scommessa di Spissu come play titolare e quella di Michele Vitali come guardia al posto degli ottimi americani proposti da Sassari negli anni precedenti, ovvero Bamforth, Logan e Drake Diener. In attacco il duo funziona perché entrambi sono precisi da tre punti: Vitali col 48% e Spissu col 45% abbondante sono rispettivamente 2° e 4° nella graduatoria dei tiratori capeggiata dal compagno di squadra Pierre. Inoltre Spissu sa aumentare il ritmo e spingere in contropiede come pochi altri play in A, mentre Vitali ha una tale completezza tecnica e tattica in difesa che lo rendono un ottimo uomo-squadra anche quando non è in serata al tiro.
Bilan è il centro vecchio stile che si trasforma in un secondo playmaker