Corriere dello Sport

Faniel 31 anni dopo Antibo Meucci, niente bis a Roma

Un azzurro centra la BOclassic a Bolzano: l’ultimo era stato Totò La We Run Rome è di Mingesha

- Di Christian Marchetti

L’ultima volta era stato nel 1988. Internet era ancora una chimera e al cinema impazzava Bruce Willis con la prima pellicola della saga di Die Hard. In pista e su strada correva Salvatore Antibo, detto “Totò”, uno dei più grandi mezzofondi­sti italiani di sempre. Quell’anno fu argento olimpico sui 10.000 a Seul e, il giorno di San Silvestro, vince la tradiziona­le BOclassic di Bolzano. Da allora più nessun azzurro c’era riuscito. Almeno fino all’altro ieri, quando Eyob Faniel, 27 anni, eritreo arrivato in Italia nel 2004 con la famiglia e oggi residente a Bassano del Grappa (VI), ha messo in fila in 28’21” (sui 10 km) la solita pattuglia africana, dall’etiope Telahun Haile Bekele, primatista mondiale stagionale dei 5000, secondo in 28’28”, al keniano Amos Kipruto (28’37”), bronzo iridato della maratona a Doha, terzo. Splendido il testa a testa finale di Faniel, che ha piegato Bekele con una progressio­ne folgorante. «Sto lavorando per correre una maratona tra due mesi e sto bene - ha spiegato al traguardo l’azzurro, che appartiene all’Athletic Elite Club della Fidal e punta ai Giochi di Tokyo - ma contro certi avversari non puoi mai sapere come andrà a finire». E’ finita bene. Anche per Yeman Crippa, buon quinto in 20’54”. Tra le donne, sui 5 km, successo della keniana Margaret Chelimo (15’30”). Sesta Nadia Battoclett­i (16’11”).

MEUCCI. Quasi un minuto, per la precisione 54 secondi. Di tanto, e non proprio un’inezia, è sfumato il secondo successo di fila di Daniele Meucci alla We Run Rome, la tradiziona­le 10 km dell’ultimo dell’anno nel cuore della Città Eterna. Per l’ingegnere pisano in forza al gruppo sportivo dell’Esercito un 29’44” e arrivo alle spalle dell’imprendibi­le etiope Milkesa Mingesha, campione mondiale Under 20 di cross, che ha chiuso in 28’50”. Terzo l’altro azzurro, il 37enne operaio di origini marocchine Yassine El Fathaoui (29:49). Più realista del re Meucci al traguardo delle Terme di Caracalla: «Mi dispiace non aver ottenuto il bis, ma alla fine Mingesha è stato più veloce e devo accontenta­rmi del secondo posto. E ora si apre un anno, quello dell’Olimpiade, che mi auguro sia migliore del 2019».

Primo posto tra le donne per la turca di nascita keniota Yasemin Can, favoritiss­ima alla vigilia. Per la quattro volte campioness­a europea di cross il tempo di 32’17”. Seconda come l’anno scorso l’ucraina Sofiia Yaremchuk dell’Acsi Italia in 32’35”. Anche qui l’azzurro sul podio con Federica Sugamiele: terzo posto in 34:08 per la 23enne siciliana che corre per la Caivano Runners. La Can, 23 anni, si è dichiarata ottimista in vista del 2020: «L’infortunio che mi ha tolto il piacere di correre i campionati del mondo è ormai un brutto ricordo. Vincere gli Europei di cross è stato un buon rientro e qui a Roma ho provato ottime sensazioni».

Mimetizzat­i tra i 10.000 partecipan­ti, i circa 200 arbitri di calcio ripartiti tra la gara principale e le due non competitiv­e da 10 e 5 km. Presenti tra gli altri i “fischietti”

di Serie A Ivano Pezzuto, Fabrizio Pasqua, Valerio Marini, Francesco Fourneau e l’assistente internazio­nale Veronica Vettorel.

Per tutti, dalle 23, la festa per salutare il 2019 e accogliere tra i brindisi il 2020 con We Dance Rome all’ex caserma di Via Guido Reni 7. Nell’arco della giornata, gli iscritti hanno infine potuto offrire il proprio contributo economico alla Comunità di Sant’Egidio. Segni tangibili per una nobile causa.

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FIDAL/ORGANIZZAT­ORI Eyob Faniel, 27 anni, in azione alla BOclassic di Bolzano

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