Il Celta punta i piedi: venti milioni ma Lobotka è già follower del Napoli
IL REGISTA SLOVACCO HA FATTO LA SUA SCELTA: VUOLE L’AZZURRO Giuntoli pronto a chiudere la trattativa: tre milioni per il prestito oneroso e poi quindici per il riscatto
Certe cose conviene dirsele in faccia, guardandosi negli occhi, leggendo nelle smorfie, ancor prima che tra le pieghe di contratti cavillosi, nei quali ci si può perdere: e due milioni di euro non vi sembrino un dettaglio, perché in questo pazzo, pazzo calcio, c’è chi dissipa e chi parsimoniosamente dà una sbirciatina al proprio bilancio per non fare il passo più lungo della gamba e ritrovarsi poi sul ciglio del burrone. Ci sono affari che si chiudono (anche) con una telefonata, dopo aver provveduto ad elaborare un piano e poi ce ne sono altri che hanno bisogno della fisicità degli interpreti: Maurizio Micheli in Spagna c’è già stato, ha avviato il dialogo con il Celta Vigo, ha voluto testimoniare l’assoluta autenticità dell’interesse del Napoli, ha ascoltato, annotato, poi è rientrato a Roma, s’è fermato in via XXIV maggio, ha riferito a De Laurentiis e a Chiavelli, ha chiacchierato al telefono con Cristiano Giuntoli ed ha consegnato il testimone della trattativa Lobotka. Ma quello è stato l’inizio, ora c’è da definirla, e si sa, ognuno fa la propria parte e insegue i personalissimi interessi: al Celta, che di problemi economici non ne hanno, hanno già dovuto rivedere le proprie posizioni, strappare quella clausola 50 milioni di euro, prendere atto che il vento è cambiato e accomodarsi a venti milioni di euro, l’ultima richiesta. Ma il Napoli ha una propria linea, un budget che non va sforato, neanche di un centesimo, e i tre milioni di euro per il prestito oneroso e i quindici poi per il riscatto (obbligatorio) sembrano somma equa.
SI PARTE. In casi del genere, quando c’è uno scoglio, sia anche (teoricamente) piccolo, conviene incontrarsi: Cristiano Giuntoli è appena sceso da un aereo, dopo una settimana di vacanze, e sa già che ce n’è un altro pronto, stavolta destinazione Spagna, per andare a convincere il Celta Vigo a fare un passo indietro, semmai dopo aver ottenuto l’autorizzazione di De Laurentiis di poterne fare uno in avanti. I venti milioni del Celta, con pagamenti da definire, paiono una frontiera insormontabile, ma si sa come finiscono certe storie al mercato, anche se non c’è l’esigenza di far cassa: la volontà del calciatore ha un peso e sarà anche un semplice indizio, ma Lobotka s’è messo a seguire il Napoli anche sui social. Si comincia da follower e ci si ritrova regista.
OH CARRASCO. Poi il Napoli penserà agli altri e ci sarà modo per riflettere: sulla corsia di sinistra qualcuno servirà, ormai è una necessità, e rimane aperta una finestra per Koutris (24) dell’Olympiacos; ma gli scatti prolungati si avvertiranno sempre sulla corsia, però quella di destra, dove c’è un nome che affascina più di chiunque altro, è quello di Yannick Carrasco (26), belga, esterno di talento e di corsa che s’è stancato della Cina e ha nostalgia dell’Europa, sa che lo vogliono all’Atletico Madrid ma soprattutto al Napoli. E’ un’ossessione per Giuntoli, ma qui ballano svariati milioni di euro, poi ci sono da verificare i movimenti in uscita, c’è da capire quale sia il destino (immediato) di Callejon e di Mertens. E nessuno aereo da prendere, stavolta: è un viaggio lungo, ma i cellulari a volte aiutano ad accorciare tempi e modalità. E' il modernismo, insomma.
Intanto Carrasco è stufo della Cina: c’è la concorrenza dell’Atletico Madrid