Napoli, Lobotka preme sul Celta
C’è ancora distanza tra le due società ma lo slovacco insiste: «Voglio l’azzurro»
È tutto perfettamente nella norma e stupirsi, in questo mondo, sarebbe semplicemente fuori luogo: provate a immaginare una trattativa qualsiasi, poi ingigantite ogni dettaglio, pure quello economico, moltiplicate gli effetti finanziari, trascinatevi dentro ad un mercato che però sia calcistico e scoprirete cosa significhi trovarsi in un affare che sembri un frullatore. Non c’è da agitarsi prima dell’uso della penna, del calamaio o ovviamente della carta, ma conviene starsene al centro del gioco e osservare cosa succede intorno, mentre ognuno fa quel che deve: «Calma, calma .... ». E’ una voce che arriva da dentro Castel Volturno, mentre fuori (ma mediaticamente) s’avverte l’agitazione. Stanislav Lobotka ha venticinque anni, un paio dei quali li ha vissuti virtualmente a Napoli, con due mesi - gli ultimi - di picchi esagerati, in cui il suo nome è divenuto una ossessione.
DS AL TELEFONO. Cristiano Giuntoli è rinchiuso a Castel Volturno, lascia che il cellulare funga da collante con il mondo esterno: però dei direttori sportivi bisogna fidarsi sino a un certo punto e se comincia a diffondersi la voce che in città sia arrivato un manager del regista, val la pena di sospettare che sia verosimile. Però Giuntoli non si è mosso dalla sua scrivania, ha parlato con gli agenti del giocatore e ha avuto il sospetto che qualcosa si stia muovendo, lentamente.
PRESSING A TUTTO CAMPO. Almeno è tutto chiaro: Lobotka vuole il Napoli, ha detto sì, non deve neanche più dilungarsi sul contratto (un quinquennale che attende l’autografo) e ora spera che il Celta Vigo, in un impeto di generosità, lo ceda e lo lasci andare a scoprire il macrocosmo di Hamsik, il suo modello di riferimento. Perché ciò succeda possibilmente in fretta, all’inizio della prossima settimana, c’è chi sta facendo capire al Celta Vigo che non è il caso di tenersi un calciatore insoddisfatto, che certo ognuno ha le proprie ragioni e anche la necessità poi di individuare un sostituto e comprarlo: ma che si proceda, via.
Il Napoli scruta nuovi orizzonti, per la fascia sinistra, e apparentemente sembra trasmettere certezze che vorrebbe avere ma che non ancora possiede almeno in regia.
DISTANZA. In realtà, non sarebbe neanche una questione di soldi, o magari sì, perché il Celta Vigo non ha difficoltà da fronteggiare, né la necessità di far cassa: sta cercando un centrocampista per (ri)costruire la propria identità e continuare a lottare per la salvezza. E comunque, poi, una differenza esiste tra i diciotto milioni proposti dal Napoli (tre per il prestito e quindici per il riscatto obbligatorio da fissare per il prossimo giugno) e i ventidue che sono stati richiesti e potrebbero diventare venti.
LA CLAUSOLA. Perlomeno adesso il riferimento non è più la clausola, quella soglia inavvicinabile dei cinquanta milioni di euro che il Celta ha intuito fosse fuori mercato. Si è giocato al ribasso e il Napoli si è avvicinato al desiderio altrui: ma non è finita, e bisognerà attendere (probabilmente), che se ne vadano via le feste, che si scollini anche il campionato (domenica sera c’è Celta Vigo-Osasuna e lunedì, invece, c’è Napoli-Inter). Ognuno, insomma, ha i suoi problemi e Lobotka ne ha più di uno, perché giocando giocando, gli capita anche di dare
Gli spagnoli invece vogliono ventidue milioni per chiudere la trattativa
Il centrocampista slovacco sa bene che è pronto un quinquennale
Domenica la sfida Celta-Osasuna lunedì Napoli-Inter: l’annuncio on line?
un’occhiata al cellulare, vuoi vedere che compaia all’improvviso un prefisso italiano. Due milioni si possono colmare e poi sta arrivando la Befana. Lui lo ha già detto: Napoli gli piace, dai racconti di Hamsik...