Gol, assist e prediche Zlatan ci mette la faccia
Un tempo a fare da tramite tra tecnico e squadra Vuole la Samp, ma forse partirà dalla panchina
Il solito Zlatan, arriva e ruba subito la scena. Ibrahimovic ha fretta di esordire a San Siro, davanti al pubblico che in questi giorni gli sta donando affetto in ogni momento da quando ha messo piede a Milano, e sta spingendo forte sull’acceleratore per esserci lunedì contro la Sampdoria.
Lo svedese si è messo in testa di poter realmente giocare il 6 gennaio, quando avrà solamente tre allenamenti con la squadra, e lo ha dimostrato già ieri in partitella. Perché non solo ha preso parte all’amichevole a porte chiuse che la formazione rossonera ha tenuto a Milanello contro la Rhodense, ma ha giocato dal primo minuto e ha subito siglato un gol e un assist. A più di due mesi di distanza dalla sua ultima partita ufficiale con la maglia dei Los Angeles Galaxy, disputata il 25 ottobre scorso, Ibra ha mostrato una discreta condizione atletica, giocando così i primi 45 minuti del test interno che si è chiuso sul 9-0 per i ragazzi di Stefano Pioli. Schierato nel tridente con Suso e Calhanoglu, ha raccolto un suggerimento di Calabria dalla fascia destra per un tap-in vincente a due passi dal portiere avversario.
ALLENATORE IN CAMPO. Sotto gli occhi attenti dell’intera dirigenza con Maldini, Boban e Massara presenti al centro sportivo di Carnago per spronare il gruppo, il nuovo acquisto ha dettato i tempi e i movimenti ai compagni nella prima frazione di gioco, quando ha dialogato parecchio con l’allenatore per ricevere indicazioni tattiche e diffonderle in campo. Ibra ha incitato i rossoneri a dare di più anche in una partitella in famiglia, senza risparmiarsi.
Gabriele Raspelli, allenatore della formazione che milita nel campionato di Eccellenza, ha commentato a MilanNews. it la prestazione dello svedese: «Mi ha fatto un’ottima impressione. E’ un grande giocatore e l’ha dimostrato in 45 minuti. Ha parlato tanto con la squadra e ha dato indicazioni ai compagni. Non sembrava minimamente un uomo fermo da due mesi. Con la mentalità che ha, nel giro di un paio di settimane potrà dare una grossa mano al Milan».
TENTAZIONE. Lo svedese però difficilmente sarà titolare contro la Sampdoria, nonostante la sua voglia incredibile di essere subito determinante. L’ipotesi più accreditata ad oggi è quella di una panchina con possibilità di uno spezzone di gara nel finale, anche in base all’andamento della sfida ai blucerchiati. Il match si preannuncia comunque delicato per entrambe le squadre, per gli uomini di Ranieri che devono uscire dai bassifondi della classifica e per il Milan che deve rialzarsi dopo il 5-0 di Bergamo.
Contro la Rhodense, sono andati a segno quasi tutti gli attaccanti tranne Suso. Doppietta per Piatek nella ripresa, insieme a Leao e Castillejo, mentre nel primo tempo pure Calhanoglu ha centrato il bersaglio. L’effetto Ibra si è sentito immediatamente anche per le altre punte, poiché stimolati dalla presenza dello svedese gli attaccanti sono apparsi più cattivi e vogliosi in allenamento. Ma la sfida è stata lanciata, Ibra vuole giocare titolare e se non sarà con la Samp potrebbero farlo a Cagliari.