Corriere dello Sport

Parte la caccia al filotto da Europa

- p.gua.

- Natale al decimo posto. L’arrivo di Ibrahimovi­c, infatti, non può cancellare la realtà. Anzi, nei piani di Boban e Maldini lo svedese deve trasformar­si in un fattore decisivo per cambiarla. Occorre fare in fretta, però, altrimenti la situazione, già compromess­a, potrebbe diventare irrimediab­ile anche con uno Zlatan in più. Già perché il Diavolo, con i successi in sequenza a Parma e Bologna sembrava essersi ripreso e quindi avviato ad una risalita in classifica. Invece, ecco la frenata interna con il Sassuolo e poi la debacle con l’Atalanta. Risultato: la zona Europa è diventata ancora più lontana.

ORA O MAI PIÙ. Messe da parte le ambizioni Champions - del resto con un baratro di 14 punti dal quarto posto... -, l’Europa League, invece, resta ancora alla portata. L’Atalanta, quinta, è lontana 10 lunghezze, ma il Cagliari, sesto, è “solo” a +8. Tra una settimana, peraltro, ci sarà proprio lo scontro diretto in Sardegna, con cui si chiuderà il girone di ritorno. Insomma, sarà l’occasione ideale per dare un segnale. Già, ma quella al Sant’Elia sarà solo la prima gara del nuovo anno. Il Diavolo, infatti, tornerà in campo lunedì pomeriggio a San Siro, affrontand­o la Sampdoria. Ed è superfluo sottolinea­re come i 3 punti siano obbligati. Anzi, allo stato delle cose, Ibra e compagni dovranno andare in campo ogni volta con un unico risultato in testa: la vittoria, mentre il pareggio, alla luce dei peccati del passato, avrebbe il sapore di un’altra sconfitta. Da questo punto di vista, il calendario dà una mano a Pioli e ai suoi uomini. Dopo Sampdoria e Atalanta, infatti, ci sarà un altro terzetto di avversari abbordabil­i, vale a dire Udinese, Brescia e Verona, con unica gara in trasferta in casa delle Rondinelle. Insomma, se il Milan dovesse concludere questo filotto con almeno 13 punti (4 successi ed un pareggio), allora un posto in Europa diventereb­be un traguardo alla portata. In caso contrario, certe ambizioni rischiereb­bero di essere riposte nel cassetto. Tanto più che dopo il Verona, il 9 febbraio, ci sarà il derby con l’Inter, sfida che, in campionato, il Diavolo non vince da 3 anni.

PERCORSO ALTERNATIV­O. Il campionato, però, non rappresent­a l’unica strada per l’Europa. C’è anche la Coppa Italia: chi vince il trofeo, infatti, si prende anche un posto in Europa League. Insomma, sarà una competizio­ne da non trascurare. E farà piacere anche a Ibrahimovi­c, abituato ad andare in campo per vincere e non solo per competere. Il Milan debutterà in Coppa Italia il prossimo 15 gennaio, affrontand­o la Spal a San Siro. Poi, superato il turno, toccherà alla vincente della sfida tra Torino-Genoa. Passato anche quell’ostacolo, ci sarà il vero potenziale snodo, visto che, sulla carta, l’altra semifinali­sta dovrebbe la Juventus. Proprio contro i bianconeri, il Diavolo ha perso le finali 2016 e 2018. Ma non c’era Ibra…

Samp e Cagliari prima di tre sfide “facili” con Udinese Brescia e Verona

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LAPRESSE Stefano Pioli, 54 anni

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