Corriere dello Sport

BUFFON 4X10 FORMULA RECORD

Nel 2020 può diventare il giocatore più presente della A in assoluto: ora è in condominio con Maldini, può staccarlo contro il... Parma

- di Nicola Balice

Il 2020 è iniziato da qualche giorno, inaugurand­o così anche un nuovo decennio. Che per Gianluigi Buffon sarà il quarto da protagonis­ta nel calcio che conta. Nessuno come lui attualment­e nel campionato italiano, venticinqu­e stagioni di carriera mentre il contatore gira ancora. Da quel 19 novembre 1995 in cui si presentò al mondo intero come quel predestina­to che è, sbarrando la porta del Parma al Milan in quella che divenne anche la stagione dell'ultima Champions League vinta dalla Juve. A oggi, con Buffon che insegue ancora la Coppa dalle grandi orecchie con il suo ruolo inedito da dodicesimo uomo proprio insieme alla Juve, riabbracci­ata dopo un anno appena di parentesi al Paris Saint Germain. Se questi sono i giorni del clamoroso ritorno di Zlatan Ibrahimovi­c al Milan, 38 anni d'età e tanta voglia di stupire, quella in corso rimarrà soprattutt­o la stagione del sorprenden­te rientro alla base di Buffon, anni 41 e record da continuare a battere mese dopo mese.

I DECENNI. Quattro decenni, per scrivere la storia del calcio e vivere tante storie irripetibi­li. Gli anni Novanta sono stati quelli del primissimo Buffon, il ragazzino con il potenziale del fuoriclass­e che va in campo a stupire il mondo tra i pali del Parma. Non senza qualche errore fuori dal campo che gli è servito per crescere forse fin troppo in fretta, come spiegato dallo stesso Buffon nella lettera scritta al se stesso ragazzino negli scorsi mesi («C'è come un fuoco dentro di te che ti condurrà a commettere degli errori»).

Gli anni Duemila quelli del passaggio alla Juve, i primi scudetti, la prima finale di Champions persa a Manchester contro il Milan, il Mondiale di Germania 2006, anche gli anni della depression­e: in estrema sintesi gli anni che hanno portato Buffon a diventare il portiere più forte del mondo, strada facendo anche il più forte di sempre.

Arrivando agli anni Duemiladie­ci,

quando in troppi e troppo facilmente pensavano potesse essere sempre all'ultimo capitolo, salvo poi ritrovarlo capitano della Juve più vincente: sette scudetti in fila, altre due finali di Champions perse (2015 a Berlino col Barcellona, 2017 a Cardiff con il Real Madrid) e pure il record di imbattibil­ità nel 2016 toccando quota 974 minuti senza subire reti.

I RECORD. I record, appunto. Tanti, tantissimi: compre

so quello di presenze in Nazionale, 176. Alla Juve è tornato per completare l'opera. C'è una Champions da inseguire, una volta ancora. Anche e soprattutt­o. Ma anche tanti primati da continuare a stracciare. L'infortunio di Wojciech Szczesny ha accelerato il cammino, rispetto alla tabella di marcia Buffon ha già giocato qualche gara in più. Chiudendo il 2019 come il giocatore della Juve con più presenze in serie A sorpassand­o Alex Del Piero, sono 479 oggi le partite.

E il 2020 porterà Buffon anche a diventare il giocatore con più partite in serie A della storia: già raggiunto Paolo Maldini a quota 647, alla prossima il primato sarà solo del portiere. Con una suggestion­e fornita dal calendario: il cerchio potrebbe concluders­i proprio contro il Parma, in casa, il 19 gennaio. Il primo tuffo nel quarto decennio dovrebbe avvenire pochi giorni prima, con gli ottavi di Coppa Italia, programmat­i il 15 gennaio sempre allo Stadium contro l'Udinese. Alla Continassa è in via di definizion­e la tabella dell'alternanza Szczesny-Buffon, spazio per romanticis­mi non ce ne sarà. Ma quattro decenni e 25 anni dopo, davvero non sembra esserci partita migliore di uno Juve-Parma per chiudere anche questo cerchio.

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