BARÇA, IL DERBY È MEZZO TITOLO
Fair play alla vigilia tra i due tecnici Valverde e Abelardo Con l’Espanyol per chiudere l’andata al primo posto Il colpo Olmo solo in estate
Al fischio d’inizio saranno ben 29 i punti di distanza che separano il Barça dal fanalino di coda Espanyol, ma per la capolista si prospetta un derby ricco di insidie, tra infortuni, postumi di traversate oceaniche e distrazioni di mercato. C’è, poi, all’orizzonte la prima Final Four di Supercoppa di Spagna, che per i catalani inizierà il prossimo 9 gennaio, con la semifinale con l’Atletico Madrid che si disputerà a Gedda, in Arabia Saudita. Nonostante tutte queste variabili, comunque, Ernesto Valverde si aspetta una grande prova da parte dei suoi ragazzi, che possa garantire di chiudere il girone d’andata come campioni d’inverno. «C’è un margine sufficiente di qui alla partita di giovedì, anche per recuperare dal viaggio», la riflessione del Txingurri. «Per noi ora conta solo la partita di domani (oggi n.d.r.). Dobbiamo dare il 100%, perché ci troveremo di fronte un rivale che si gioca moltissimo».
EX INCROCIATI. A dir poco drammatica, infatti, la situazione dell’Espanyol, che si presenterà alla prima stracittadina della stagione da ultima della classe, a -5 dalla zona salvezza, e con il nuovo tecnico Abelardo che rileva Pablo Machin, che a sua volta aveva sostituito David Gallego lo scorso autunno. «Mi aspetto un avversario molto motivato, che cercherà una partita intensa. Noi dovremo essere bravi a non farci sopraffare dalla componente emozionale». La vigilia, ad ogni modo, è stata caratterizzata da un clima a dir poco pacifico, con il tradizionale appuntamento dei due allenatori che si sono stretti la mano sul terreno di gioco del Conellà-El Prat, che questa sera farà da scenario alla stracittadina. A rasserenare gli animi ha contribuito anche la circostanza che entrambi i tecnici abbiano alle spalle un’esperienza nella squadra avversaria, con Abelardo che da giocatore ha militato, tra il 1994 e il 2002, nel Barça, e Valverde che può addirittura vantare un doppio ruolo da calciatore, tra il 1986 e il 1988, e da allenatore, tra il 2006 e il 2008, nelle fila dell’Espanyol.
EMERGENZA. Le note liete, per i blaugrana, arrivano dalle buone condizioni esibite dai tre sudamericani che sono rientrati nella dinamica di gruppo solo giovedì scorso. «Messi, Luis Suarez e Arturo Vidal hanno svolto al meglio il lavoro fisico che avevamo loro assegnato durante le vacanze e stanno bene», la compiaciuta constatazione del Txingurri, che tra la recente cessione in prestito di Aleñà al Betis Siviglia e i perduranti problemi fisici di Arthur Melo, potrebbe schierare il cileno dal primo minuto, insieme ai due irrinunciabili attaccanti. Assente sicuro Ter Stegen, ancora alle prese con un problema al ginocchio destro. «Non potrà giocare ed è molto complicato che recuperi in tempo per la Supercoppa». Al suo posto ci sarà l’ex Fiorentina e Juventus Neto, al debutto in campionato dopo l’unica presenza di Champions a San Siro. Nel frattempo procede la trattativa con la Dinamo Zagabria per l’ex canterano blaugrana Dani Olmo. I due club, però, sarebbero orientati a rinviare l’operazione alla prossima estate.