La lunga vacanza delle buone feste è come una poesia
MA FORSE ERA MEGLIO GIOCARE, COME IN INGHILTERRA
Quando apri l’anima ai cari affetti lo sport entra in vacanza. E penso sia giusto; perché anche se viviamo i tempi moderni e fortemente tecnologici la continua innovazione del cuore si culla nella ricerca intima del proprio orgoglio genetico. L’emotività della tua casa, del tuo campo di gioco sensibile, della tua tombolata ironica e del tuo forte appiglio alla vita, si aggrazia sotto l’albero natalizio della libertà di essere una famiglia.
Lo sport è anche un mercato di artisti che elaborano risultati e cifre, mentre la tua modesta vita amorevole conta di una responsabilità quotidiana ed una naturale fedeltà di se stessi, spiumati e comprensivi.
Io amo lo sport come il fascino delle stagioni su di me; ma amo anche il silenzio di una passeggiata al chiaro di Luna, i colori della notte, il comportamento sapiente del mio cane, il rosa del mio arrossar fedele ed amo l’importanza del lavoro comune e l’identificazione di un proprio stile... con i limiti da raggiungere per domare l’ignoto futuro.
Buone feste a tutti e a chi resta fedele a se stesso sconfinando fra orizzonti incerti. Maurizio Spagna, alice.it
Il sentimento è forte, mio caro poeta, ma l’ira stupita dei tanti che si sono visti la Premier inglese, mentre l’Italia era... alle Maldive va capita. Bastava inguattarsi nelle Dolomiti...