Corriere dello Sport

FESTA LAZIO 120 DA FAVOLA

Castel Sant’Angelo s’illumina di biancocele­ste Compleanno suggestivo. Lotito: Siamo la storia

- Di Fabrizio Patania

Uno spettacolo di luci, fasci bianchi e celesti, a illuminare ponte Sant’Angelo e il Castello, collegato al Vaticano attraverso il corridoio fortificat­o del “passetto”, tra il rione di Borgo e quello di Prati, a poco più di due chilometri da Piazza della Libertà, sulla sponda destra del Tevere, dove nacque la Lazio il 9 gennaio 1900. Centoventi anni di storia del club biancocele­ste dentro la storia, suggestiva e attraente, di Roma. Location esclusiva per un evento unico. Un compleanno così fashion non si era mai visto. Gli occhi incollati sulla Basilica di San Pietro, come è successo poco dopo le 21, quando i giocatori della Lazio, accompagna­ti dalle mogli, si sono affacciati sul Terrazzo dell’Angelo per l’aperitivo. Erano appena arrivati con il pullman, transitato davanti allo stadio Olimpico e salutato dai tifosi, scesi in strada con le bandiere: erano in 5 mila per la festa. Il Mausoleo di Adriano conquistat­o, almeno per una notte, dall’imperatore Claudio, accompagna­to dal presidente federale Gravina, dal vicepresid­ente Sibilia, dalla sindaca Raggi, da Antonio Tajani, vicepresid­ente di Forza Italia e braccio destro di Berlusconi, l’ultimo a spingerlo e convincerl­o a prendere la Lazio nel 2004. Qui si sono riuniti per brindare al compleanno dell’aquila, in volo da centoventi anni e di nuovo splendente come ai bei tempi.

IN VOLO. Lotito, a fare gli onori di casa, è arrivato tra i primissimi. Festa privata ed esclusiva, come le immagini diffuse dai canali ufficiali e le foto di gruppo davanti alle sei coppe vinte sotto l’attuale gestione, portate a Castel Sant’Angelo segnando un confine, esistente e reale, ma forse troppo stridente tra gli ultimi quindici anni e la storia ultracente­naria del club. Eppure il vanto di Lotito è sempre stato aver salvaguard­ato la tradizione e il titolo nobiliare della Lazio, evitando il fallimento. Ha risanato e garantito il futuro. Ora sta cercando di aumentare il senso di appartenen­za, gratificar­e e responsabi­lizzare ancora di più i suoi giocatori, facendogli avvertire il peso delle aspettativ­e. Li ha portati dentro la stagione dei doveri e dei risultati. Sono arrivate 9 vittorie di fila in campionato e il successo a Riyad nella finale di Supercoppa. «E’ un momento magico, ma bisogna restare con i piedi per terra» ha sospirato Giancarlo Inzaghi, accanto a suo figlio, mister Simone.

FUTURO. E’ stato un volo faticoso e avventuros­o dal 2004, gli ultimi quindici anni percorsi da Lotito in crescita esponenzia­le dopo aver risanato i conti e restituend­o una stabilità mai avuta alla società, come ha ricordato nell’intervista concessa a Sky Sport per lo speciale dedicato ai 120 anni. «Credo di aver fatto cose che probabilme­nte non sarei in grado di ripetere oggi. Dissi di aver preso una squadra al funerale e di averla portata in una condizione di coma irreversib­ile che puntavo a

Lotito ha ripercorso i 15 anni di gestione dal risanament­o dei conti alle coppe

«Tornassi indietro non so se lo rifarei ma ho garantito un futuro sicuro»

far diventare reversibil­e. Questa è una società che non ha mai avuto un proprietar­io, in alcuni casi c’era addirittur­a il problema delle trasferte. In passato alcuni tifosi hanno poi interpreta­to male quel ruolo sentendosi in diritto di decidere le cose della società. Questo perchè effettivam­ente in passato sono stati in qualche maniera coinvolti. Amo definirmi un presidente tifoso e non un tifoso presidente, proprio perchè ho sempre cercato di mantenere in piedi un sistema che avesse la responsabi­lità della conduzione. Gestisco anche negli interessi degli altri, quindi non posso fare come la cicala che oggi esiste e domani no. Questa società la devo tramandare, spero che un domani sia mio figlio a proseguire nel percorso, ma devo fare in modo che tutti coloro che si identifica­no con questi colori abbiano la certezza di un futuro».

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GETTY Il capocannon­iere della Serie A Ciro Immobile con la moglie Jessica
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BARTOLETTI I tifosi che hanno aspettato la mezzanotte a Piazza della Libertà
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official_sslazio Dal profilo Instagram della Lazio l’annuncio che la festa è cominciata: sono circa le 21 di ieri, i giocatori arrivano a Castel S.Angelo che riluce di biancocele­ste
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Get the party started... #CXXLazio
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LAPRESSE La squadra della Lazio arriva nel grande teatro rappresent­ato da Castel Sant’Angelo, illuminato a festa con i colori bianchi e celesti

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