UN DIEGO PER NAPOLI
Il centrocampista del Lipsia in Italia per le visite Stretta sul Celta per lo slovacco
La doppia velocità esiste anche quando parliamo di calciomercato. La doppia velocità è un tramezzino al salmone oggi (esempio: Ibrahimovic al Milan) oppure caviale e champagne domani (esempio: Kulusevski alla Juve). La doppia velocità è la necessità di inventarsi qualcosa oggi perché ti guardi dentro e noti - ossessionato - che i tuoi dormono: non si offenda il Milan ma è proprio così. Altrimenti programmi, pianifichi, cosa che fa la Juve da sempre, ragionando su gente di vent’anni. Semplicemente perché un ciclo non finisce ma, preparandoti per tempo, è come se andassi all’ufficio anagrafe e rinfrescassi idealmente le carte d’identità over 30. De Ligt è il post Chiellini ma aspetta Chiellini per crescere ancora: non è un controsenso, piuttosto la programmazione che bacia la tua ambizione di vincere sempre.
UN BEL DOMANI. Kulusevski è l’esempio migliore per te che, affacciandoti alla finestra, hai prenotato un bel panorama per i prossimi dieci anni almeno. La scheggia di Bergamo, oggi in prestito al Parma, piaceva molto all’Inter. Ma siccome se dici “cash” lo vuoi subito, la Juve ha messo sul tavolo le mazzette necessarie per andare a dama adesso evitando aste.
Se vogliamo, il discorso coinvolge al cento per cento Sandro Tonali. Il 2000 italiano più splendente che ci sia, anche nella sconfitta conto la Lazio (il risultato non è un optional, tuttavia è più importante leggere dentro le prestazioni dei gioielli in vetrina) si è caricato il Brescia sulle spalle con una perizia insospettabile per uno della sua età. Se Mihajlovic ha sganciato Donnarumma tra i pali a 16 anni e mezzo, Corini (uno di personalità) ha sfruttato il trampoli
L’Inter tagliata fuori dal baby svedese può rispondere con l’affare Kumbulla
no della B per affidare le chiavi a Tonali, è lui che mette in moto. La Juve vorrebbe fare come per Kulusevksi soltanto che Cellino - che non ha bisogno di soldi - neanche lui sa quanto valutare il cartellino. Quaranta milioni? Crediamo non bastino più, questa era una storia della scorsa estate. L’Inter è molto viva, sempre interessata: la morale è che ogni partita da “sette” di Tonali porti almeno due o tre milioni in più sul jackpot che Cellino intascherà. All’estero Leonardo è pronto a spingere fino al quarantesimo piano del grattacielo Psg ma dipenderà dalla volontà del ragazzo, non troppo insensibile al derby d’Italia. Qui il discorso potrebbe allargarsi: domani è un bel giorno se riesci a portare a casa Gaetano Castrovilli, che è il ‘97 più panoramico che ci sia, il centrocampista capace di coprire più ruoli, testa alta e parola d’ordine “verticalizzare”. Ma la Fiorentina non può regalare tutti i gioielli, non sarebbe una storia degna dell’ambiziosissima nuova era Commisso, considerato che c’è una pratica Chiesa sempre aperta. Il rinnovo è una possibilità concreta, intanto Fede ha recuperato la serenità smarrita. Anche qui sarebbe un derby d’Italia, se non fosse che la condizione imprescindibile è quella di ritrovare la continuità di rendimento che - infortunio compreso - gli è mancata nelle ultime settimane. Ma se vuoi un bel domani hai scelto bene decidendo di pescare nell’attualissima gioielleria Hellas: il Napoli ha chiuso Rrahmani per luglio, c’è bagarre per Amrabat (lo stesso Napoli e l’Inter), mentre su Kumbulla (un 2000 da seguire con molta attenzione) i nerazzurri hanno messo la quinta marcia con la concreta possibilità di battere la concorrenza.
TUTTO E SUBITO. E’ impossibile chiudere le suddette operazioni a gennaio, non soltanto per motivi regolamentari (Amrabat ha già indossato due maglie diverse) ma perché in questi giorni hai necessità di classifica che ti impongono di rinviare qualsiasi plusvalenza. Ibrahimovic è la prova provata dell’immediatezza da 10 milioni di ingaggio (in caso di rinnovo che scatterebbe al cinquanta per cento delle presenze). Ashley Young è un pensiero dell’Inter che si può concretizzare se non si trovasse, in giro per l’Europa, un mancino vero piuttosto che adattato. Young è una bandiera del Manchester United ma non essendo più un bambino (34 anni) è normale pensare che sarebbe un simpatico, magari prestigioso, affitto di gennaio senza grandi prospettive. Traduzione: se non lo fai adesso, sarà più difficile in estate. Vuoi un usato sicuro per la difesa? Juan Jesus è un’idea della Fiorentina che passa attraverso la definitiva volontà della Roma di liberarlo. Obiezione: non gioca un minuto dallo scorso settembre, quanto tempo ci vorrebbe per rimetterlo in moto? Il Lecce va sul made in Italy: si spiega così Deiola, magari Saponara: quando devi salvarti, e sai che c’è concorrenza, non puoi investire, piuttosto urge intervenire. Noi crediamo che Mandzukic resti un rimpianto: non è più un bambino ma sarebbe stato un colpo d’acciaio, soltanto se lui non avesse deciso di raggiungere il suo amico Benatia all’Al-Duhail. Peccato.
Ecco perché, torniamo alle origini, facciamo i complimenti al Bologna che investe su Musa Barrow, un ragazzo talentuoso di 21 anni che i gol li sa fare, a patto che gli diano la visibilità necessaria. Prima scelta di Sinisa, accontentato. Storia di un feeling, tra club e allenatore, che deve esserci. Sempre.
Il Bologna guarda all’oggi e al domani con Barrow: potrà pagarlo tra due anni
Napoli: all’orizzonte Amrabat e Rrahmani Chi deve salvarsi va però sul sicuro