BERNA È A ZERO SVOLTA OBBLIGATA
Atteso dalla definita consacrazione, fin qui invece si è perso Bernardeschi senza gol e assist a metà campionato: mai accaduto Ora Sarri ne vuol fare una mezzala
Cercasi Federico Bernardeschi. Il talento mancino, infatti, sembra essersi perso. Almeno nella versione juventina. Inseguendo una posizione ideale che forse ancora non c'è, in questa stagione ha convinto solo in Nazionale. E con l'Europeo 2020 alle porte, la sua scomparsa dalle rotazioni di Maurizio Sarri rischia di diventare un problema anche a livello individuale nonostante il suo posto tra i 23 di Roberto Mancini non sembra possa essere messo in discussione. Serve una svolta per Bernardeschi, che fin qui ha sì collezionato 18 presenze tra campionato e Champions, record parziale da quando è arrivato alla Juve. Ma che è anche rimasto in panchina contro Sampdoria, Lazio e Cagliari: zero minuti nelle ultime tre partite, in concomitanza con il rientro in gruppo dei vari Aaron Ramsey e Douglas Costa, che insieme a Paulo Dybala lo hanno fatto scivolare in coda alle gerarchie di Sarri per la caselle del trequartista atipico nel tridente bianconero.
CERCASI FEDE. È però un altro lo zero che fa riflettere in casa Juve. Quello alla voce gol segnati e assist decisivi in campionato, semplicemente la peggior partenza di sempre di Bernardeschi, appena addolcita dalla rete segnata in Champions contro il Bayer Leverkusen, e dai gol azzurri a ottobre contro Grecia e Liechtenstein. Nemmeno nella stagione del debutto in serie A era stato così poco determinante, senza necessariamente ritornare alla stagione magica 2016/2017, quando a questo punto aveva già segnato 9 gol e sfornato 2 assist. E pure nei primi due anni di Juve aveva fatto qualcosa di più, 2 gol e 2 assist due
anni fa, 2 gol lo scorso campionato. Questa doveva essere la stagione della consacrazione, iniziata pure con i sondaggi del Barcellona. Invece Bernardeschi quasi non ha lasciato traccia.
LA MOSSA. Eppure fino a dicembre Sarri ha continuato a puntare su di lui nonostante i fischi sempre più frequenti dello Stadium, apparsi anche ingenerosi, difendendolo ed esaltando il suo lavoro sporco.
Troppo poco in ogni caso per un talento che dovrebbe essere uno dei giocatori in grado di fare la differenza negli ultimi trenta metri e che invece appare sempre più lontano parente di quel giocatore che aveva convinto la Juve a investire oltre 40 milioni per strapparlo alla Fiorentina battendo la concorrenza dell'Inter. Un problema anche tattico: c'è poco spazio per degli esterni puri nel progetto tattico di Sarri, come trequartista è a conti fatti l'ultima scelta, così la ricerca del miglior Bernardeschi ora passerà dell'ennesimo spostamento sul rettangolo verde. Anche Sarri come prima Max Allegri intravede un futuro da mezzala per lui, è proprio in questa posizione che il tecnico bianconero ha ammesso di aver cominciato a provarlo ora che le condizioni per riuscirci sono arrivate. Una mossa dal sapor di ultima chance per Bernardeschi, principale indiziato a fare spazio a Dejan Kulusevski a giugno. Per lo svedese ci sarà tempo, intanto la Juve aspetta ancora il vero Bernardeschi.
Da tre gare sempre in panchina. Serve la scossa anche in chiave azzurra