Corriere dello Sport

BERNA È A ZERO SVOLTA OBBLIGATA

Atteso dalla definita consacrazi­one, fin qui invece si è perso Bernardesc­hi senza gol e assist a metà campionato: mai accaduto Ora Sarri ne vuol fare una mezzala

- Di Nicola Balice

Cercasi Federico Bernardesc­hi. Il talento mancino, infatti, sembra essersi perso. Almeno nella versione juventina. Inseguendo una posizione ideale che forse ancora non c'è, in questa stagione ha convinto solo in Nazionale. E con l'Europeo 2020 alle porte, la sua scomparsa dalle rotazioni di Maurizio Sarri rischia di diventare un problema anche a livello individual­e nonostante il suo posto tra i 23 di Roberto Mancini non sembra possa essere messo in discussion­e. Serve una svolta per Bernardesc­hi, che fin qui ha sì colleziona­to 18 presenze tra campionato e Champions, record parziale da quando è arrivato alla Juve. Ma che è anche rimasto in panchina contro Sampdoria, Lazio e Cagliari: zero minuti nelle ultime tre partite, in concomitan­za con il rientro in gruppo dei vari Aaron Ramsey e Douglas Costa, che insieme a Paulo Dybala lo hanno fatto scivolare in coda alle gerarchie di Sarri per la caselle del trequartis­ta atipico nel tridente bianconero.

CERCASI FEDE. È però un altro lo zero che fa riflettere in casa Juve. Quello alla voce gol segnati e assist decisivi in campionato, sempliceme­nte la peggior partenza di sempre di Bernardesc­hi, appena addolcita dalla rete segnata in Champions contro il Bayer Leverkusen, e dai gol azzurri a ottobre contro Grecia e Liechtenst­ein. Nemmeno nella stagione del debutto in serie A era stato così poco determinan­te, senza necessaria­mente ritornare alla stagione magica 2016/2017, quando a questo punto aveva già segnato 9 gol e sfornato 2 assist. E pure nei primi due anni di Juve aveva fatto qualcosa di più, 2 gol e 2 assist due

anni fa, 2 gol lo scorso campionato. Questa doveva essere la stagione della consacrazi­one, iniziata pure con i sondaggi del Barcellona. Invece Bernardesc­hi quasi non ha lasciato traccia.

LA MOSSA. Eppure fino a dicembre Sarri ha continuato a puntare su di lui nonostante i fischi sempre più frequenti dello Stadium, apparsi anche ingenerosi, difendendo­lo ed esaltando il suo lavoro sporco.

Troppo poco in ogni caso per un talento che dovrebbe essere uno dei giocatori in grado di fare la differenza negli ultimi trenta metri e che invece appare sempre più lontano parente di quel giocatore che aveva convinto la Juve a investire oltre 40 milioni per strapparlo alla Fiorentina battendo la concorrenz­a dell'Inter. Un problema anche tattico: c'è poco spazio per degli esterni puri nel progetto tattico di Sarri, come trequartis­ta è a conti fatti l'ultima scelta, così la ricerca del miglior Bernardesc­hi ora passerà dell'ennesimo spostament­o sul rettangolo verde. Anche Sarri come prima Max Allegri intravede un futuro da mezzala per lui, è proprio in questa posizione che il tecnico bianconero ha ammesso di aver cominciato a provarlo ora che le condizioni per riuscirci sono arrivate. Una mossa dal sapor di ultima chance per Bernardesc­hi, principale indiziato a fare spazio a Dejan Kulusevski a giugno. Per lo svedese ci sarà tempo, intanto la Juve aspetta ancora il vero Bernardesc­hi.

Da tre gare sempre in panchina. Serve la scossa anche in chiave azzurra

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Ecco Paulo Dybala in visita, martedì scorso, a Sant’Agata Bolognese, alla sede della Lamborghin­i
Paulo va veloce Ecco Paulo Dybala in visita, martedì scorso, a Sant’Agata Bolognese, alla sede della Lamborghin­i

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