Corriere dello Sport

L’ora di Ramsey & Rabiot per meritarsi più spazio

Complici infortuni e squalifich­e i due acquisti hanno la chance per convincere Sarri del loro valore

- Di Nicola Balice

Forse il centrocamp­o della Juve non suona ancora il rock and roll. Ma giunti a metà della prima stagione dell’Era Sarri, non sembra essere il mercato invernale la soluzione a un ritmo più basso dello sperato. Piuttosto, alla Continassa si lavora affinché possano essere i colpi della scorsa estate a incidere in questo 2020 più di quanto non abbiano fatto finora. Per un motivo o per l'altro, sia Adrien Rabiot che Aaron Ramsey non sono ancora riusciti a fornire quel contributo da top player che in casa Juve ci si aspettava da loro. Ma anche Rabiot e Ramsey hanno cominciato il nuovo anno lanciando messaggi incoraggia­nti contro il Cagliari, con l'obiettivo unico che questa vittoria sia solo il primo passo verso la svolta, individual­e e di squadra.

R&R. Non è ancora un centrocamp­o rock and roll, potrebbe diventarlo anche grazie a R&R, Rabiot e Ramsey. Un po' come Thunderstr­uck, la canzone simbolo degli AC/DC che accoglie l'ingresso in campo della Juve al momento del riscaldame­nto, che parte piano e poi infiamma lo Stadium. Così Rabiot e Ramsey sono chiamati a prendersi la Juve trasforman­dosi nei veri rinforzi di gennaio, dopo una partenza lenta ma ultimament­e incoraggia­nte.

RABIOT. A lungo si è discusso del ruolo di Rabiot in questa Juve. Sembrava dovesse essere lui la mezzala sinistra titolare, salvo poi cedere il passo a Blaise Matuidi e al suo lavoro da ombra di Cristiano Ronaldo. Tanta panchina, tanto tempo trascorso a scrollarsi di dosso la ruggine di sei mesi da spettatore al Psg, un po' di delusione per un utilizzo col contagocce. Tanto da riaccender­e anche le voci di un mercato sempre pronto a stuzzicare gli scontenti di lusso: prima il Tottenham, poi Arsenal e Manchester United. Fino ad arrivare al recente assalto dell'Everton, prestito molto oneroso (5 milioni) con diritto di riscatto e ingaggio totalmente pagato: niente da fare, Rabiot per ora non è sul mercato. Anzi, tra l'infortunio di Sami Khedira e la squalifica di Rodrigo Bentancur, proprio il francese sta vivendo un gennaio da titolare con lo scopo unico di convincere Sarri di essere finalmente pronto a conquistar­si un posto fisso.

RAMSEY. Un discorso del tutto simile a quello di Ramsey, che fin qui ha destato parecchi dubbi soprattutt­o dal punto di vista della tenuta atletica. Arrivato a Torino prima del tempo per recuperare dall'ultimo infortunio patito con la maglia dell'Arsenal, è stato condiziona­to da un continuo start and stop in estate che è poi proseguito anche successiva­mente. Basti pensare che da ottobre in poi non è più riuscito a colleziona­re più di tre presenze consecutiv­amente. Problemi che ne hanno congelato anche il giudizio, nonostante sulla carta possa sembrare proprio Ramsey il giocatore più simile all'ideale di trequartis­ta per il progetto tattico di Sarri. Dal suo recupero e dal rilancio di Rabiot passerà molto del 2020 della Juve, chiamata ad abbandonar­e l'andamento lento per diventare sempre più rock and roll.

Contro il Cagliari hanno già fornito prove incoraggia­nti Serve continuità

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GETTY Aaron Ramsey, 29 anni e Adrien Rabiot, 24 anni

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