L’ora di Ramsey & Rabiot per meritarsi più spazio
Complici infortuni e squalifiche i due acquisti hanno la chance per convincere Sarri del loro valore
Forse il centrocampo della Juve non suona ancora il rock and roll. Ma giunti a metà della prima stagione dell’Era Sarri, non sembra essere il mercato invernale la soluzione a un ritmo più basso dello sperato. Piuttosto, alla Continassa si lavora affinché possano essere i colpi della scorsa estate a incidere in questo 2020 più di quanto non abbiano fatto finora. Per un motivo o per l'altro, sia Adrien Rabiot che Aaron Ramsey non sono ancora riusciti a fornire quel contributo da top player che in casa Juve ci si aspettava da loro. Ma anche Rabiot e Ramsey hanno cominciato il nuovo anno lanciando messaggi incoraggianti contro il Cagliari, con l'obiettivo unico che questa vittoria sia solo il primo passo verso la svolta, individuale e di squadra.
R&R. Non è ancora un centrocampo rock and roll, potrebbe diventarlo anche grazie a R&R, Rabiot e Ramsey. Un po' come Thunderstruck, la canzone simbolo degli AC/DC che accoglie l'ingresso in campo della Juve al momento del riscaldamento, che parte piano e poi infiamma lo Stadium. Così Rabiot e Ramsey sono chiamati a prendersi la Juve trasformandosi nei veri rinforzi di gennaio, dopo una partenza lenta ma ultimamente incoraggiante.
RABIOT. A lungo si è discusso del ruolo di Rabiot in questa Juve. Sembrava dovesse essere lui la mezzala sinistra titolare, salvo poi cedere il passo a Blaise Matuidi e al suo lavoro da ombra di Cristiano Ronaldo. Tanta panchina, tanto tempo trascorso a scrollarsi di dosso la ruggine di sei mesi da spettatore al Psg, un po' di delusione per un utilizzo col contagocce. Tanto da riaccendere anche le voci di un mercato sempre pronto a stuzzicare gli scontenti di lusso: prima il Tottenham, poi Arsenal e Manchester United. Fino ad arrivare al recente assalto dell'Everton, prestito molto oneroso (5 milioni) con diritto di riscatto e ingaggio totalmente pagato: niente da fare, Rabiot per ora non è sul mercato. Anzi, tra l'infortunio di Sami Khedira e la squalifica di Rodrigo Bentancur, proprio il francese sta vivendo un gennaio da titolare con lo scopo unico di convincere Sarri di essere finalmente pronto a conquistarsi un posto fisso.
RAMSEY. Un discorso del tutto simile a quello di Ramsey, che fin qui ha destato parecchi dubbi soprattutto dal punto di vista della tenuta atletica. Arrivato a Torino prima del tempo per recuperare dall'ultimo infortunio patito con la maglia dell'Arsenal, è stato condizionato da un continuo start and stop in estate che è poi proseguito anche successivamente. Basti pensare che da ottobre in poi non è più riuscito a collezionare più di tre presenze consecutivamente. Problemi che ne hanno congelato anche il giudizio, nonostante sulla carta possa sembrare proprio Ramsey il giocatore più simile all'ideale di trequartista per il progetto tattico di Sarri. Dal suo recupero e dal rilancio di Rabiot passerà molto del 2020 della Juve, chiamata ad abbandonare l'andamento lento per diventare sempre più rock and roll.
Contro il Cagliari hanno già fornito prove incoraggianti Serve continuità