Corriere dello Sport

IL NAPOLI RADDOPPIA ANCHE DEMME

Gattuso aveva bisogno di un centrocamp­ista: il club si cautela col primo tassello Preso il tedesco del Lipsia: oggi le visite mediche a Roma. Ma anche Lobotka è ormai in arrivo

- di Antonio Giordano

Se non è possibile comprarne subito uno, allora tanto vale provare a prenderne immediatam­ente due, così per esagerare un po’, per arricchirs­i l’organico, per avere i sei centrocamp­isti che consentano a Gattuso di avere le cosiddette «doppie» per ogni ruolo: e se proprio Lobotka deve rimanere un mistero, ma soltanto per qualche ora, si può provare a spingersi sino in Germania, andare ad incrociare un centrocamp­ista che sa tanto d’evocazione - chiamandos­i di nome Diego - e cominciare da lui, aspettando poi che eventualme­nte altro succeda. L’opera di ricostruzi­one del Napoli, per tentare di ristabilir­e le condizioni di poter poi approdare in quella sorta di ossessione che è diventato il 4-3-3, è Diego Demme, ha ventotto anni (anche lui classe ‘91), gioca nel sorprenden­te Lipsia, capolista della Bundesliga, costa dodici milioni, ne guadagnerà due a stagione (più i bonus), ha come modello di riferiment­o - ma guarda un po’ proprio Gattuso, calabrese come lui, figlio d’emigranti sbarcati in Germania una trentina d’anni fa.

CI SIAMO. Quando il Celta Vigo ha deciso di temporeggi­are ancora, il Napoli ha intuito che bisognava imprimere una svolta e provare a scuotere il proprio mercato, al quale serviva vigore agonistico: in mezzo c’è carenza di muscoli e anche di geometrie e Gattuso ha chiesto, sin da quando è arrivato, un uomo che «riempisse» la struttura, che modificass­e dunque quel progetto allestito in estate pensando ad altro, ad esempio il 4-4-2, poi demolito con l’esonero di Ancelotti. Diego Demme (oggi le visite mediche a Villa Stuart) è divenuto, quindi, la prima scelta, ha sovrastato Lobotka, con il quale può essere complement­are, perché l’uno non esclude l’altro: ma ora, avendo occupato la casella vuota, il Napoli si sentirà più libero di aspettare Lobotka che sembra ormai sull’uscio di Castel Volturno. È succesdi so tutto inaspettat­amente, anche se chiarament­e Demme è stato tenuto nascosto tra le pieghe del mercato: ma martedì sera, avuta percezione che Lobotka avrebbe comportato un’attesa ancora stressante, il Napoli ha avviato il proprio piano-B, una alternativ­a simile eppure diversa per consentire a Gattuso di plasmare la squadra a propria immagine e somiglianz­a, senza dover più obbligator­iamente «vestire» da regista Fabian Ruiz o Allan, che per vocazione sanno fare altro.

ALTRE IDEE. Ma comunque c’è dell’altro, oltre a Demme e c’è ancora, chiarament­e, Stanislav Lobotka, il cui arrivo a Napoli porterebbe gli investimen­ti di gennaio subito a trentadue milioni euro, i venti necessari per lui che si andrebbero ad aggiungere ai dodici da versare nella casse del Lipsia. E comunque, De Laurentiis aveva già deciso di esagerare, e un altro centrocamp­ista lo aveva individuat­o: alle spalle di Lobotka, nella penombra, c’era l’ivoriano Jean Michel Seri del Galatasara­y (ma di proprietà del Fulham) pure lui un ‘91 e però con una tendenza più spiccata a fungere da centrale; e poi anche Gedson Fernandez (21 anni proprio oggi), portoghese del Benfi

Costa 12 milioni Non è soltanto un’alternativ­a allo slovacco

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ANSA Diego Demme, 28 anni, ha origini calabresi: il papà lo chiamò così in onore di Maradona
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