IL NAPOLI RADDOPPIA ANCHE DEMME
Gattuso aveva bisogno di un centrocampista: il club si cautela col primo tassello Preso il tedesco del Lipsia: oggi le visite mediche a Roma. Ma anche Lobotka è ormai in arrivo
Se non è possibile comprarne subito uno, allora tanto vale provare a prenderne immediatamente due, così per esagerare un po’, per arricchirsi l’organico, per avere i sei centrocampisti che consentano a Gattuso di avere le cosiddette «doppie» per ogni ruolo: e se proprio Lobotka deve rimanere un mistero, ma soltanto per qualche ora, si può provare a spingersi sino in Germania, andare ad incrociare un centrocampista che sa tanto d’evocazione - chiamandosi di nome Diego - e cominciare da lui, aspettando poi che eventualmente altro succeda. L’opera di ricostruzione del Napoli, per tentare di ristabilire le condizioni di poter poi approdare in quella sorta di ossessione che è diventato il 4-3-3, è Diego Demme, ha ventotto anni (anche lui classe ‘91), gioca nel sorprendente Lipsia, capolista della Bundesliga, costa dodici milioni, ne guadagnerà due a stagione (più i bonus), ha come modello di riferimento - ma guarda un po’ proprio Gattuso, calabrese come lui, figlio d’emigranti sbarcati in Germania una trentina d’anni fa.
CI SIAMO. Quando il Celta Vigo ha deciso di temporeggiare ancora, il Napoli ha intuito che bisognava imprimere una svolta e provare a scuotere il proprio mercato, al quale serviva vigore agonistico: in mezzo c’è carenza di muscoli e anche di geometrie e Gattuso ha chiesto, sin da quando è arrivato, un uomo che «riempisse» la struttura, che modificasse dunque quel progetto allestito in estate pensando ad altro, ad esempio il 4-4-2, poi demolito con l’esonero di Ancelotti. Diego Demme (oggi le visite mediche a Villa Stuart) è divenuto, quindi, la prima scelta, ha sovrastato Lobotka, con il quale può essere complementare, perché l’uno non esclude l’altro: ma ora, avendo occupato la casella vuota, il Napoli si sentirà più libero di aspettare Lobotka che sembra ormai sull’uscio di Castel Volturno. È succesdi so tutto inaspettatamente, anche se chiaramente Demme è stato tenuto nascosto tra le pieghe del mercato: ma martedì sera, avuta percezione che Lobotka avrebbe comportato un’attesa ancora stressante, il Napoli ha avviato il proprio piano-B, una alternativa simile eppure diversa per consentire a Gattuso di plasmare la squadra a propria immagine e somiglianza, senza dover più obbligatoriamente «vestire» da regista Fabian Ruiz o Allan, che per vocazione sanno fare altro.
ALTRE IDEE. Ma comunque c’è dell’altro, oltre a Demme e c’è ancora, chiaramente, Stanislav Lobotka, il cui arrivo a Napoli porterebbe gli investimenti di gennaio subito a trentadue milioni euro, i venti necessari per lui che si andrebbero ad aggiungere ai dodici da versare nella casse del Lipsia. E comunque, De Laurentiis aveva già deciso di esagerare, e un altro centrocampista lo aveva individuato: alle spalle di Lobotka, nella penombra, c’era l’ivoriano Jean Michel Seri del Galatasaray (ma di proprietà del Fulham) pure lui un ‘91 e però con una tendenza più spiccata a fungere da centrale; e poi anche Gedson Fernandez (21 anni proprio oggi), portoghese del Benfi
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