Progetti a pranzo Più poteri a EDL
Gettate le basi per la prossima stagione Riunione con Aurelio, Edoardo e Gattuso. Via alla rivoluzione partendo da cosa farà Koulibaly
ca. Ipotesi che però ormai sono evaporate.
ARRIVA. Ma Diego Demme ha preparato la valigia, è atteso per le visite mediche alle 10 Villa Stuart (punto di riferimento nei casi di specie), e il Lipsia ha confermato ad un’agenzia di stampa tedesca che esiste un'offerta del Napoli: sarà un caso, e non lo è, ma ieri il centrocampista non si è allenato, problemi addominali, certo non è un mal di pancia, perché questo è un affare che (sembra) vogliono tutti e che va considerato ormai imminente. Demme nel pomeriggio potrebbe essere già Castel Volturno.
In maglia Celta
Reti spagnole
CELTA, VIRO. Nelle priorità del Napoli, Stanislav Lobotka continua ad avere un ruolo centrale: può combinarsi con Demme, può offrire a Gattuso altre situazioni e diverse soluzioni, però il Celta Vigo, che ha trovato il sostituto (Guido Rodriguez del Club America) deve una risposta, possibilmente rapida, affinché il mosaico si possa completare già in giornata. La distanza ora è minima, manca un milione che in casi del genere significa nulla.
Ci sarà un giorno, e verrà, in cui la stagione finirà sotto alla lente di ingrandimento, per analizzarla, dati alla mano: e sarà un esame collettivo, per chiunque, perché prima che i cicli finiscano, sarà lecito interrogarsi sugli (eventuali) errori, sulla loro natura, sulle dinamiche che hanno spinto a convergere in questo semestre che pare aver inghiottito il Napoli. Aurelio De Laurentiis ha cominciato a guardare oltre, s’è sistemato da solo con se stesso ed ha ripercorso - metro per metro - i passi di quest’estate, l’Idea del Progetto e le aspettative tramutate in sogno, le indicazioni ricevute, gli investimenti autorizzati e poi le risposte del campo: e razionalmente, evitando di lasciarsi travolgere dalla malinconia e dall’amarezza e prima di mettersi in volo per Los Angeles, ha annotato mentalmente ciò che sarà utile fare e dovrà essere indispensabile evitare.
RIFONDAZIONE. Dopo un decennio da protagonista, con l’Europa che ha spalancato le porte al Napoli, forse è arrivato, fatalmente e fisiologicamente, il momento d’una rifondazione naturale. E però c’è ancora un girone di ritorno, una coppa Italia, un ottavo di Champions da vivere con fierezza, con orgoglio ed ambiziosamente. Martedì mattina, dopo aver faticosamente metabolizzato la sconfitta con l’Inter, è stato lanciato il ponte sul futuro, con il pranzo tra De Laurentiis, suo figlio Edoardo - investito sempre di maggiori poteri decisionali - e Rino Gattuso, spartiacque tra il passato più recente e l’anno che verrà, da vivere avendo percezione di ciò che potrà (potrebbe) accadere.
L’EREDITA’ DI EDL. Edoardo De Laurentiis sentirà su di sé sempre maggiori responsabilità, ritroverà un ruolo più centrale da assecondare attivamente; e poi, il resto, verrà fronteggiato specchiandosi nel mercato, senza subirlo ma strutturandolo. Ci sarà sempre una fila enorme di pretendenti per Kalidou Koulibaly, che stavolta potrebbe avere l’istinto di salutare, per giocarsela altrove, sommerso dalle sterline che il Manchester United più di ogni altra ha dimostrato di voler investire.
LA BELLA GIOVENTU’. Ma il discorso avverrà in ampiezza, si sposterà al di là delle singole posizioni, investirà la ristrutturazione d’una squadra che ha figure comunque di prospettiva rilevante - da Meret a Zielinski, da Milik a Lozano, da Di Lorenzo a Manolas
- e che però sta per chiudere un’epoca, quella dei Callejon, tanto per avanzare un esempio, e probabilmente anche di Mertens. Il resto saranno incognite da valutare passo dopo passo, schegge imprevedibili da verificare col passare del tempo: Allan non ha perso il suo valore e anche lui è un classe ‘91, come Insigne, ad esempio, che però è il capitano e rimane un riferimento tecnico da considerare. Resterà immutato il desiderio di essere competitivi, ambiziosi, di restare dentro una qualità alta dal punto di vista tecnico e di non smarrire l’aspirazione degli ultimi quindici anni che quattro mesi non hanno di certo soffocato.
La svolta è arrivata martedì sera
E con il Celta manca solo un milione