Amrabat più Rrahmani, tandem d’oro
INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Forse, chissà...? Perché intanto serve altro. Ma un’occhiatina a giugno si può, anzi si deve, ed è così che il Napoli si è (ri)messo a flirtare con il Verona: ci sono due affari da definire, tempo ce n’è ma conviene provare a giocare d’anticipo, anche perché la concorrenza non manca e già si sono registrati rallentamenti sull’asse Vesuvio-Arena: Sofyan Amrabat (24) rientra tra i profili ritenuti interessanti, un centrocampista che sa fare varie cose, anche dare ordine alla manovra, «pulire» i palloni sporchi in uscita, fungere da collante. Il Napoli lo insegue da un bel po’, chiacchierate con Tony D’Amico, il manager del Verona, ce ne sono state, ma manca la firma, che può arrivare da un momento all’altro oppure più in là. Non c’è ansia, in questa storia di mercato, perché dinnanzi c’è un semestre, ma le sollecitazioni (dell’Inter?) hanno spinto Amrabat a riflettere ancora e ad oltranza: il Napoli resta lì, in attesa, convinto di poter godere di una precedenza che è nei fatti. E il discorso vale anche per Amir Rahamani (26), uno che può tornare utile come difensore o, volendo, anche come esterno: ha fisico ed anche passo, rientra i candidati al rinnovamento che inevitabilmente ci sarà quando bisognerà ripensare al Napoli del futuro. Amrabat e Rrahamani sono - saranno - i primo due interventi post-gennaio o magari si potrà persino pensare di concludere durante questa sessione e poi tenere lì i contratti.
IL CASO. Il Napoli vorrebbe anche intervenire sulla corsia di sinistra, dopo aver deciso che l’epoca di Faouzi Ghoulam, sfortunato come pochi, sia da ritenersi conclusa: ma c’è un contratto, firmato proprio poco prima che l’algerino si infortunasse il primo novembre del 2017, che pesa e che incide. Ghoulam, che ha un ingaggio da quattro milioni di euro, ha strappato al momento della firma, grazie al suo manager Jorge Mendes, un bonus di dodici milioni di euro (sei da riscuotere entro il primo febbraio, altrettanti da ricevere il primo settembre): rischiava di andare in scadenza, all’epoca, e dunque, pur di non perdere quello che era diventato uno degli esterni più forti al Mondo, fu deciso di sfuggire a qualsiasi tentazione esterna, «ricomprandolo». Però adesso quei dodici milioni rappresentano un ostacolo per la cessione. Ghoulam non ha avuto la sorte dalla sua, si è dovuto operare tre volte, ha ripercorso lo stesso cammino - anche contrattualmente - di Zuniga, che al mattino firmò il rinnovo a Londra ed alla sera si fermò per un incidente. Sulla corsia di sinistra, c'è stato uno spreco di talenti e versamento di danaro.
Sofyan è versatile il Napoli lo insegue da un po’: chiudere ora e averli a luglio