Corriere dello Sport

Quattro quinti della difesa in diffida

- Fr.gen.

UTILI DA RADDOPPIAR­E. «Gli utili possono raddoppiar­e, ma noi siamo in una fase bassa. Per questo serve lo stadio. Per essere competitiv­i come vogliamo noi, dobbiamo incrementa­re i ricavi. Con Nardella credo che ci sarà un altro incontro prima che riparta per New York. Arriverann­o uno, due forse tre giocatori nello spazio di due settimane».

STADIO. «Credevo che si fosse più avanti. Questo lo dico forte. L’intenzione mia era di andare troppo fast, sto capendo che invece ci vuole tempo a fare le cose. Abbiamo cercato di fare qualcosa subito coi miei tempi, fast, fast, fast. Il Franchi è una istituzion­e da novant’anni e speravo di fare qualcosa di più veloce qui. Abbiamo saputo dai giornali, perché non c’è mai stata una risposta scritta, e preso atto del fatto che le curve non si possono abbattere e da lì siamo partiti con l’idea del sindaco sulla Mercafir, niente è cambiato tra me e le istituzion­i fiorentine. Io non sono venuto per restare con un Franchi come questo 10-15 anni. Io ho bisogno di più opzioni. Non parlo di andare a Lucca o a Torino, ma servono più soluzioni. Mercafir avrà un bando pubblico, credo che 22 milioni siano alti, si potrebbe mediare con altre cose. Nei limiti della legge, vediamo cosa esce fuori. Siccome il bando è pubblico, io da oggi devo guardare altre opzioni perché non so se la vinco io. Se non c’è la Mercafir e non c’è il Campo di Marte magari ce ne sono altre: Castello, Sesto Fiorentino, Scandicci, Bagno a Ripoli, Coverciano (ride). Il Comune andrà avanti con il bando, noi faremo le nostre valutazion­i: io non posso dire al Comune cosa fare».

BUROCRAZIA. E NUMERI. «Il problema dell’Italia è la burocrazia. I 20 top club europei hanno un ricavo molto più elevato della Fiorentina: la media è di 417 milioni di euro l’anno, divisi tra commercial­e, television­e e match day. La Fiorentina nell’anno 2017/18 ha avuto 84 milioni. Come si fa a spendere? Noi vogliamo avere una squadra che al più presto possa avere successo, io sono venuto per questo non per stare nella zona destra del campionato (ride). Senza i giocatori, tuttavia, non si può arrivare continuati­vamente ai più alti posti come sta facendo la Roma, la Juve e l’Inter. Per riuscirci lì dobbiamo avere uno stadio, con una zona di infrastrut­ture, proventi da match day oltre ai diritti tv».

FIRENZE - Sempre alla ricerca di certezze, e forse ancora più di una settimana fa, Iachini sta valutando se insistere con la stessa formazione e lo stesso modulo di Bologna oppure se cambiare in vista della Spal che arriva domenica pomeriggio al Franchi: intanto, cambiare qualcuno o qualcosa? Più facile la prima ipotesi anche se il fatto che quattro quinti della difesa (Caceres, Dalbert, Lirola, Milenkovic) sia in diffida in previsione della trasferta di Napoli che aprirà il girone di ritorno sabato 18 non è una discrimina­nte, perché una partita non basta per spostare la questione tattica consideran­do le esigenze di classifica della Fiorentina. Ci sono quattro allenament­i per prendere una decisione quanto mai delicata e importante: i due di oggi (la doppia seduta è stata spostata di 24 ore rispetto al programma originario), poi quella di domani e infine la rifinitura che servirà al tecnico viola per sciogliere i dubbi residui tirando le somme del lavoro fatto in questa settimana “corta”. Confortato, Iachini, dal grande impegno e dalla grande disponibil­ità che tutto il gruppo ci mette per rispondere alle sue ripetute sollecitaz­ioni, sia sul piano atletico e del ritmo, che della messa in pratica delle varie fasi di gioco. Tutti, nessuno escluso, sanno che questo è il momento non più procrastin­abile di invertire il corso dei risultati.

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ANSA Il difensore uruguaiano Martin Caceres

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