Spal, Semplici prova a blindarsi
Quella brutta sensazione di ritrovarsi solitaria a fondo classifica la Spal se l’era dimenticata da un pezzo. Un bottino scarno come negli incubi peggiori, con la necessità di invertire la rotta già dalla trasferta di Firenze che invero, precedenti alla mano, non è mai stata troppo benevole con i colori biancoazzurri. Ma è pur sempre una gara particolare per Leonardo Semplici, che il Viola se lo sente cucito addosso per via di una passione nata nell’adolescenza, proseguita poi anche a livello professionale quando proprio la Fiorentina lo volle inserire nei quadri tecnici del settore giovanile, trampolino di lancio dal quale il nativo di Tavarnuzze ha spiccato il volo proprio per sedersi sulla panchina della Spal nel dicembre del 2014.
SLIDING DOOR. Prima o poi su quella panchina, oggi occupata da Beppe Iachini, Semplici vorrebbe proprio sedersi. Qualcuno addirittura aveva previsto che l’occasione propizia fosse alle porte giusto un anno fa, proprio di questi tempi, quando Pioli scricchiolava e quando tutto lasciava presagire una rivoluzione a fine stagione. A Firenze però è andata in scena qualcosa in più di una semplice ripartenza: l’avvento di Montella ad aprile, la cessione dei Della Valle a Commisso in piena estate, con la conferma “forzata” dell’aeroplanino che pure non è riuscito a mangiare il panettone, pagando il peggior avvio di stagione della Viola nei campionati a 20 squadre. Con il senno di poi, riavvolgendo il nastro di qualche mese, magari su quella panchina a luglio si sarebbe potuto davvero sedere Semplici. Magari sarebbe bastato che Pioli non si fosse dimesso ad aprile, dando il là a un autentico effetto domino che pure, a distanza di pochi mesi, non sembra aver portato giovamento a nessuno.
SETTIMANA TREMENDA. Perché la Fiorentina non è nella posizione dove vorrebbe essere, e così la Spal che chiede a Semplici l’ennesimo miracolo dopo due salvezze centrate con merito e dopo averlo messo seriamente in discussione alla vigilia della sosta, salvato dalla serata magica di Torino. Il ko con il Verona ha però rimesso tutto in discussione, per di più alla vigilia di una settimana tremenda che vedrà la Spal affrontare tre trasferte in 8 giorni (dopo la Viola c’è il Milan in Coppa Italia e poi la super Atalanta al Gewiss Stadium). Con il mercato che stenta a partire, impedendo al tecnico di usufruire dei rinforzi di cui necessita, e con l’infermeria che continua a rilasciare elementi con il contagocce (forse al Franchi si rivedrà Reca, ma difficilmente dall’inizio), l’orizzonte rimane decisamente cupo. Chissà se l’aria di casa non possa produrre l’ennesima sferzata e consentire a Semplici di far ripartire il motore.
La sconfitta contro il Verona ha rimesso il tecnico in discussione