Corriere dello Sport

Commisso-Percassi lo scontro è duro

Il presidente viola attacca «Noi insultati a settembre»

- Di Alessandro Rialti

È davvero un faccia a faccia interminab­ile. Fiorentina e Atalanta, con i cori dei tifosi viola che non dimentican­o le accuse di Gasperini che tempo addietro diede del «cascatore» a Federico Chiesa e dedicano al tecnico nerazzurro una «spazzolata» di insulti, per poi riceverne di altrettant­o velenosi a fine partita da tecnico e dirigenti bergamasch­i. E ieri la vicenda è tornata viva e attuale con gli ultrà che replicavan­o ricordando che «chi fa moralismo e retorica» si dimentica che gli improperi roventi del mondo politico, anche nei Palazzi più importanti, passa in secondo piano e che le offese allo stadio sono le stesse degli ultimi cento anni.

LA RABBIA DI COMMISSO. Ma, dopo che la sera precedente, a fine gara, il dg Barone aveva comunque incontrato dirigenti e allenatore avversari, ieri ad accendere ulteriorme­nte la polemica è intervenut­o anche il presidente viola Rocco Commisso, prima di ripartire per gli States, che al proprio media «Violachann­el» ha concesso un round aggiuntivo alla vicenda. Confermand­o di essere assolutame­nte connesso con l’umore fiorentino. «Ho letto e sentito parole molto dure e offensive nei confronti dei tifosi della Fiorentina sia da parte di Gasperini che del Presidente Percassi. Mi è stato raccontato che dopo le dichiarazi­oni di Gasperini dell’anno scorso su Chiesa, il nostro giocatore a Bergamo è stato insultato per tutta la partita. Mio figlio e Joe Barone, quest’anno a Parma, in campionato, contro l’Atalanta, sono stati insultati e anche minacciati in tribuna, ma nessuno ha detto o fatto nulla, se non scaricare la colpa al personale di servizio. Io al figlio di Percassi ho dato la nostra massima ospitalità e sono rimasto a parlare con lui per diverso tempo. Prima di parlare dei tifosi delle altre squadre e della Fiorentina in particolar­e, penso sia doveroso guardare cosa succede in casa propria, dove anche dopo il brutto episodio di cori razzisti contro Dalbert, i commenti in casa Atalanta non sono stati di forte condanna e senza nessun indugio. I tifosi della Fiorentina vanno rispettati». Sì, nessun dubbio, parole che sono state vissute a Firenze come la conferma della sintonia fra i nuovo presidente viola e la sua tifoseria.

PERCASSI. Percassi, attraverso le colonne di Tuttosport, a caldo aveva detto: «Gasperini è stato bersaglio di cori disgustosi. Una cosa indecente, andata avanti per tutta la partita. L’arbitro doveva sospendere la gara, come accade quando dagli spalti si levano ululati razzisti. Se fosse successo a Bergamo, immagino cosa si sarebbe detto della città e dei bergamasch­i. Il nostro allenato ha reagito nel modo giusto, l’Atalanta è al suo fianco. Al Franchi è stato toccato il fondo».

RISPETTO PER I VIOLA. Certo che adesso la vicenda avrebbe bisogno di essere «tumulata», possibilme­nte annaffiata di buon senso, ad ogni dichiarazi­one, ad ogni contestazi­one o insulto che si voglia la frattura fra viola e nerazzurri si acuisce, trasforman­dosi in una sorta di battaglia a campo aperto. Da ricordarsi che fra qualche settimana l’Atalanta tornerà a Firenze per giocarsi la gara di ritorno. Le premesse a questo punto tutto sono meno che rassicuran­ti. I tifosi viola sarebbero pronti ad accendere il Franchi di striscioni polemici. A lanciare un messaggio è stato Joe Barone, il direttore generale del club uscendo dall’ennesimo incontro per il nuovo stadio in Palazzo Vecchio: «La nostra tifoseria è tra i top in Europa. Dobbiamo andare avanti, ma facendoci rispettare. E il nostro club e la nostra gente lo saranno, siamo qui per far sì che questo succeda. Che il 9 febbraio (altro match contro l’Atalanta, ndr) sia un momento di tifo positivo, perché la nostra gente è top in Europa».

ANCHE NARDELLA. Di certo, anche il sindaco Nardella ha difeso il popolo viola finito nel mirino da parte del tecnico nerazzurro e del suo presidente: «Credo che i tifosi della Fiorentina non meritino questi attacchi. Capisco che, forse, c’è un po’ di nervosismo per una sconfitta non prevista. Basta che non si oltrepassi il limite - ha concluso -, perché, ripeto, i tifosi della Fiorentina non meritano le critiche che hanno ricevuto». Qualcuno farà la prima mossa, porgerà la mano? Per adesso il clima resta teso.

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GETTY Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, mercoledì scorso al Franchi

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