Zaniolo è tornato a casa tra un mese il controllo
Porterà un tutore e alternerà i primi giorni riposo a fisioterapia Il suo sogno resta l’Europeo
Apasso lento ma già senza stampelle. A tre giorni dall’intervento al ginocchio destro, Nicolò Zaniolo ha lasciato la clinica Villa Stuart ed è tornato a casa accompagnato in macchina dai familiari. Secondo il protocollo del professor Mariani, che l’ha operato per ricostruire il legamento crociato anteriore, dovrà indossare un tutore e alternare nei primi giorni il riposo alla fisioterapia, per poi cominciare piano piano il percorso riabilitativo attraverso un macchinario speciale, seguito dallo staff medico della Roma a Trigoria. Tra un mese circa effettuerà il primo controllo da Mariani per fare il punto della situazione e passare alla fase B del recupero. Il sogno di Zaniolo è essere pronto nei tempi più rapidi, quattro mesi, per partecipare all’Europeo. Il chirurgo gli ha detto che con la sua muscolatura è clinicamente possibile e che la contemporanea lesione del menisco non prolungherà la convalescenza. Ma adesso è impossibile andare troppo lontano con la fantasia. Tutto dipende da come il ginocchio reagirà alle sollecitazioni.
CAUTELA. Il primo a frenarlo è stato il padre Igor, che in passato da calciatore ha subìto un incidente analogo. La cosa importante non è guarire in fretta ma guarire bene e tornare fisicamente ai livelli antecedenti all’infortunio. Zaniolo ha comprensibilmente fretta di rientrare ma avendo solo 20 anni non può rischiare di compromettere il resto della carriera per una scelta avventata. La stessa cosa gli ha comunicato Fonseca martedì per telefono: «Stai tranquillo, noi ti aspettiamo». E Florenzi,
che è andato a trovarlo sia a casa che in clinica, lo ha confortato raccontandogli i dettagli del suo calvario, con il crociato che si è rotto due volte.
LE VOCI. Ieri il procuratore, Claudio Vigorelli, ha voluto inviare un messaggio di ringraziamento «ai dottori, al personale di Villa Stuart, alla Roma e a tutti coloro che hanno mandato un messaggio di incoraggiamento a Nicolò. Dopo i primi momenti di dolore, il ragazzo è più carico che mai e si è già messo al lavoro per tornare in campo». Il professor Mariani invece ha spiegato: «Ho visto Zaniolo molto sorridente già all’indomani dell’infortunio. Sui tempi di recupero ribadisco: il mio lavoro si conclude dopo 3 mesi, quando il ginocchio sarà praticamente guarito da un punto di vista clinico. Poi inizia la fase di riatletizzazione. A quel punto toccherà allo staff dei preparatori restituirgli la capacità di garantire una performance perfetta. Questa seconda fase dipende dalle caratteristiche fisiche del giocatore». Può durare un mese o altri tre, insomma. Parole affettuose anche da parte di Lorenzo Pellegrini, protagonista ieri a Parma, che gli ha dedicato la vittoria: «Per me è un fratello minore, gli voglio bene: lo aspettiamo, abbiamo bisogno di lui».
EMERGENZA. La Roma è intanto in difficoltà per la trasferta di domenica contro il Genoa. Le squalifiche di Florenzi e Kolarov costringono Fonseca a reinventare la linea difensiva: a destra dovrebbe toccare a Bruno Peres, ieri in campo nel finale di gara, con lo spostamento di Santon dall’altra parte.
Pellegrini gli dedica la vittoria di Parma: «Nicolò, ci manca Lo aspettiamo»