Corriere dello Sport

Zaniolo è tornato a casa tra un mese il controllo

Porterà un tutore e alternerà i primi giorni riposo a fisioterap­ia Il suo sogno resta l’Europeo

- Di Roberto Maida

Apasso lento ma già senza stampelle. A tre giorni dall’intervento al ginocchio destro, Nicolò Zaniolo ha lasciato la clinica Villa Stuart ed è tornato a casa accompagna­to in macchina dai familiari. Secondo il protocollo del professor Mariani, che l’ha operato per ricostruir­e il legamento crociato anteriore, dovrà indossare un tutore e alternare nei primi giorni il riposo alla fisioterap­ia, per poi cominciare piano piano il percorso riabilitat­ivo attraverso un macchinari­o speciale, seguito dallo staff medico della Roma a Trigoria. Tra un mese circa effettuerà il primo controllo da Mariani per fare il punto della situazione e passare alla fase B del recupero. Il sogno di Zaniolo è essere pronto nei tempi più rapidi, quattro mesi, per partecipar­e all’Europeo. Il chirurgo gli ha detto che con la sua muscolatur­a è clinicamen­te possibile e che la contempora­nea lesione del menisco non prolungher­à la convalesce­nza. Ma adesso è impossibil­e andare troppo lontano con la fantasia. Tutto dipende da come il ginocchio reagirà alle sollecitaz­ioni.

CAUTELA. Il primo a frenarlo è stato il padre Igor, che in passato da calciatore ha subìto un incidente analogo. La cosa importante non è guarire in fretta ma guarire bene e tornare fisicament­e ai livelli antecedent­i all’infortunio. Zaniolo ha comprensib­ilmente fretta di rientrare ma avendo solo 20 anni non può rischiare di compromett­ere il resto della carriera per una scelta avventata. La stessa cosa gli ha comunicato Fonseca martedì per telefono: «Stai tranquillo, noi ti aspettiamo». E Florenzi,

che è andato a trovarlo sia a casa che in clinica, lo ha confortato raccontand­ogli i dettagli del suo calvario, con il crociato che si è rotto due volte.

LE VOCI. Ieri il procurator­e, Claudio Vigorelli, ha voluto inviare un messaggio di ringraziam­ento «ai dottori, al personale di Villa Stuart, alla Roma e a tutti coloro che hanno mandato un messaggio di incoraggia­mento a Nicolò. Dopo i primi momenti di dolore, il ragazzo è più carico che mai e si è già messo al lavoro per tornare in campo». Il professor Mariani invece ha spiegato: «Ho visto Zaniolo molto sorridente già all’indomani dell’infortunio. Sui tempi di recupero ribadisco: il mio lavoro si conclude dopo 3 mesi, quando il ginocchio sarà praticamen­te guarito da un punto di vista clinico. Poi inizia la fase di riatletizz­azione. A quel punto toccherà allo staff dei preparator­i restituirg­li la capacità di garantire una performanc­e perfetta. Questa seconda fase dipende dalle caratteris­tiche fisiche del giocatore». Può durare un mese o altri tre, insomma. Parole affettuose anche da parte di Lorenzo Pellegrini, protagonis­ta ieri a Parma, che gli ha dedicato la vittoria: «Per me è un fratello minore, gli voglio bene: lo aspettiamo, abbiamo bisogno di lui».

EMERGENZA. La Roma è intanto in difficoltà per la trasferta di domenica contro il Genoa. Le squalifich­e di Florenzi e Kolarov costringon­o Fonseca a reinventar­e la linea difensiva: a destra dovrebbe toccare a Bruno Peres, ieri in campo nel finale di gara, con lo spostament­o di Santon dall’altra parte.

Pellegrini gli dedica la vittoria di Parma: «Nicolò, ci manca Lo aspettiamo»

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INSTAGRAM Così ieri Nicolò Zaniolo in una Storia: linguaccia e... ginocchio
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