Ospina confermato: «Ma Meret farà strada»
IL PORTIERE COLOMBIANO APPREZZATO PERCHÉ SA GIOCARE ANCHE CON I PIEDI
- Leggendo tra le righe del discorso firmato da Gattuso dopo gli ottavi di Coppa Italia con il Perugia, anzi tra le parole evidenziate e cerchiate di rosso, David Ospina sta ribaltando le gerarchie della porta del Napoli palla al piede: perché al tecnico azzurro piace proprio per questo, per la sua capacità più spiccata di giocare il pallone rispetto a Meret. Al momento però, sebbene i sospetti siano fortissimi e altrettanto fondati, la controprova del sorpasso definitivo non è ufficiale: da bollettino medico del club, infatti, Alex non ha ancora assorbito il colpo al fianco sinistro rimediato con l’Inter e dunque non è al meglio. E domani con la Fiorentina, per la terza partita consecutiva, toccherà a Ospina: «Noi portieri sudamericani giochiamo sempre la palla con i piedi e dunque metto questa caratteristica a disposizione della squadra e del tecnico». Salvo imprevisti (tipo con la Lazio): «Il nostro è un ruolo speciale: una volta sei il colpevole, un’altra un eroe».
AMICO ALEX. E allora, la filosofia colombiana: non fanno una piega le parole di David ai microfoni di Sky, non c’è che dire. E anzi certificano un po’ sia il suo momento sia quello del collega. Se è vero - come lo è - che Gattuso aveva battezzato Meret nel nome della continuità prima della trasferta con il Sassuolo: «Alex è un ragazzo stupendo - dice Ospina - Ha una qualità immensa e le capacità per arrivare in alto: anche Donnarumma e Sirigu sono grandi portieri, ma se continua a lavorare sodo come sta facendo allora può davvero fare tanta strada. Mi piace molto lavorare con lui e con Karnezis».
L’UOMO IN PIU’. Amicizia e stima a parte, l’argomento del momento è l’uomo in più. E non nel senso del film di Sorrentino: l’idea di un portiere abile con i piedi stuzzica Rino proprio per il tentativo di creare superiorità. «A me è sempre piaciuto giocare la palla: ho cominciato da attaccante e quando mi capita di fare qualche partitella con gli amici, in vacanza, vado sempre in attacco. Mai in porta. Comunque, la cosa importante è restare con i piedi per terra, lavorare tanto e duramente e mettersi a disposizione della squadra». Domani, nel frattempo, arriva la Fiorentina: «Al San Paolo avvertiamo un po’ la pressione: abbiamo bisogno dei nostri tifosi e di una vittoria. Sì, quando vinci poi arriva la fiducia: abbiamo un girone intero per provare a raggiungere il quarto posto, ma è meglio ragionare partita dopo partita». Con responsabilità. «Gattuso ci sta trasmettendo la grande grinta e la voglia che aveva da giocatore e noi dobbiamo prenderci le responsabilità in campo. Facendo le cose per bene: nel calcio la cosa fondamentale è dare tutto».
«Alex è super. Nel nostro ruolo un volta sei il colpevole e un’altra un eroe»