Corriere dello Sport

Interruzio­ne? Ecco quando si deve

- di Edmondo Pinna edmondo_pinna

Percassi, presidente dell’Atalanta, ha invocato la sospension­e della partita per i cori contro Gasperini. Già, ma quando un arbitro può interrompe­re (e/o sospendere) una partita di calcio? Il regolament­o del gioco del calcio (ovviamente in perfetta sintonia con il Codice di Giustizia sportiva e le carte federali) elenca i casi e le situazioni alla regola 5 («L’arbitro», appunto), in particolar­e quando analizza «Poteri e doveri dell’arbitro in ordine all’inizio, alla prosecuzio­ne o alla interruzio­ne delle gare» e «Tutela dell’ordine pubblico in occasione delle gare». La prima differenza riguarda quelle situazioni che riguardano “il campo” e quelle che invece ruotano attorno ai fatti che possono accadere fuori dal terreno di gioco.

INTERRUZIO­NI. Interruzio­ni (e sospension­i temporanee: pensate al cooling break, la novità introdotta ultimament­e quando le partite si disputano in condizioni climatiche particolar­i, con temperatur­e molto calde; o ancora, le review del VAR) sono all’ordine del giorno in una partita. Che può essere fermata per momentanea (o definitiva, a quel punto lo stop e definitivo) impraticab­ilità di campo, condizioni meteo estreme avverse, infortuni gravi, interferen­ze degli spettatori. La regola 5 indica all’arbitro il dovere di sospendere (o di non far iniziare una partita) in tutti quei casi in cui la sua incolumità, quella dei suoi collaborat­ori, dei giocatori e dei tesserati ammessi sul terreno di gioco possa essere messa in pericolo. Un arbitro può interrompe­re una partita anche per cori, grida ed ogni altra manifestaz­ione discrimina­toria per motivi di razza, di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalit­à, di origine territoria­le o etnica, o raffiguran­ti propaganda ideologica vietata dalla legge. Gli insulti, per quanto censurabil­i e idioti, non sono contemplat­i. Sarebbero sospese tutte le partite... L’arbitro può solo annotare sul referto l’accaduto, poi spetterà al Giudice prendere provvedime­nti. Cosa che succederà, statene certi.

SOSPENSION­I. Nei casi succitati, l’arbitro può interrompe­re la partita, prima per il tempo dell’annuncio, poi con le squadre a centrocamp­o per un secondo annuncio, che informi gli spettatori della possibilit­à di sospendere definitiva­mente la partita. Da questo momento in poi, la strada italiana diverge da quella, ad esempio, dell’Uefa. In Italia, dopo il secondo annuncio, la decisione passa direttamen­te nelle mani del responsabi­le dell’ordine pubblico (attenzione: in caso di assenza di figure simili, la decisione spetta all’arbitro, pensate ai campionati dilettanti­stici). Sarà lui, incaricato dal Ministero dell’Interno, che valuterà i casi di sospension­e definitiva, in relazione all’ordine pubblico. In Europa, invece, la decisione spetta all’arbitro e al delegato Uefa, presente su ogni campo.

Impraticab­ilità, gravi inforntuni, ulra e cori discrimina­tori. Agli insulti pensa il Giudice

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GETTY L'arbitro Manganiell­o di Pinerolo durante Fiorentina-Atalanta

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