DIJKS, TU COME STAI? BOLOGNA ORA SAPRÀ
La società e Mihajlovic vogliono fare chiarezza anche in chiave mercato Un medico rossoblù in Olanda per valutarne le condizioni di recupero
Una missione in Olanda per capire meglio quali sono le attuali condizioni fisiche di Mitchell Dijks, a che punto è della rieducazione che sta portando avanti e soprattutto quali possono essere almeno a oggi i suoi tempi di recupero. La notizia è la seguente: il Bologna ha inviato ad Amsterdam un suo medico per rendersi conto di persona della situazione, per parlare anche con i colleghi e fisioterapisti olandesi che quotidianamente sono a contatto con Dijks, per verificare fino in fondo come l’esterno del Bologna sta reagendo all’aumento dei carichi di lavoro ai quali è sottoposto giorno dopo giorno e soprattutto qual è il pensiero sia del luminare olandese che recentemente lo ha visitato, sia degli stessi medici per quanto riguarda il ritorno in campo del giocatore. Certo, perché Sinisa Mihajlovic e tutto il governo rossoblù vogliono sapere quando potranno riaverlo a Casteldebole, ma anche per un altro motivo, alla luce del guaio fisico riportato da Ladislaw Krejcì, che lo costringerà a restare fuori ancora per un mese, se non addirittura di più. Questo: prima della chiusura del mercato, Sinisa e gli stessi Walter Sabatini e Riccardo Bigon vogliono avere le idee chiare sul daffarsi. Ovvero se dover aggiungere un uomo all’organico anche sui lati o se il Bologna può anche restare così, com’è ora. Non dimenticando, tuttavia, che anche Stefano Denswil, l’ultimo giocatore rossoblù adattato sulla fascia sinistra, è attualmente alle prese con problemi fisici.
LA RELAZIONE MEDICA. Ecco, in base a quello che il sanitario del Bologna riferirà una volta rientrato a Casteldebole, Sabatini e Bigon
parleranno con Mihajlovic e insieme prenderanno una decisione. Dopo aver sottolineato come l’acquisto di un difensore centrale sia imprescindibile per Sinisa, è evidente che nel caso in cui i tempi di recupero dell’olandese dovessero superare il mese, il Bologna dovrebbe tornare obbligatoriamente sul mercato anche per l’esterno. E parliamoci chiaro, per come la squadra sta soffrendo da quella parte sia nella fase di difesa che in quella di attacco, i responsabili dell’area tecnica rossoblù sarebbero già dovuti intervenire per mettere una toppa su quel lato; e non a caso da tempo Sinisa sta chiedendo un rinforzo anche in quel settore. Poi è successo che le vittorie contro Napoli, Atalanta e Lecce hanno allontanato almeno le ansie legate alla salvezza e di conseguenza il Bologna ha deciso per ora di fare di necessità, virtù. E cioè di accontentare Miha solo sul fronte dell’attaccante e del difensore, e nel limite del possibile di non fare alcun movimento sulle fasce laterali. Nel limite del possibile, lo rimarchiamo, perché di fronte a una relazione poco positiva da parte del medico rossoblù inviato ad Amsterdam, quella che a oggi per il Bologna è solo una possibilità di dover tornare sul mercato anche per l’esterno, diventerebbe a quel punto una vera e propria necessità.
DIMARCO E NAGATOMO. E forse questo è uno dei motivi per i quali i giornali turchi continuano a scrivere quotidianamente dell’interessamento da parte del Bologna per Yuto Nagatomo del Galatasaray,
che in realtà almeno un paio di volte è stato proposto a Sabatini e a Bigon. A oggi l’uno e l’altro ribattono che l’ex esterno dell’Inter (utilizzabile sia sul lato destro che su quello sinistro del campo) non rientra nei loro piani, ma non è escluso che da qui alla chiusura del mercato debbano rivisitare la loro posizione. E un’altra soluzione che il Bologna potrebbe prendere in esame più avanti, in caso di bisogno si intende, è quella relativa a Federico Dimarco dell’Inter, che in queste ore sembra vicino al trasferimento al Verona come alternativa di Lazovic. Intanto la società rossoblù ha chiuso l’operazione per assicurarsi Federico Bonini, difensore classe 2001 dell’Entella Chiavari.
In caso di tempi più lunghi servirà subito un sostituto nel ruolo: Nagatomo o Dimarco