Corriere dello Sport

Modena tosta Bednorz doma un bel Piacenza

- Di Stefano Ferrari

MODENA 3 PIACENZA 0 (25-21, 33-31, 25-23)

LEO SHOES MODENA: Zaytsev 11, Christenso­n 2, Anderson 14, Bednorz 18, Bossi 9, Mazzone 11, Rossini (L), Estrada, Salsi. Ne: Pinali, Kaliberda, Truocchio, Sanguinett­i, Iannelli. All. Giani.

GAS SALES PIACENZA: Nelli 19, Cavanna, Krsmanovic 5, Kooy 15, Stankovic 8, Berger 11, Scanferla (L), Fei, Botto. Ne: Fanuli, Pistolesi, Tundo, Yudin, Copelli. All. Gardini.

ARBITRI: Cerra, Pozzato. NOTE-Durataset:30’,40’,31’tot.1h41’.

Spettatori 4500.

La sfida fra i due grandi Andrea ancora una volta la vince Giani, esattament­e come all’andata, ma a Gardini va reso almeno l’onore delle armi: la sua Piacenza ieri sera al PalaPanini ha dimostrato di essere in crescita e il punteggio in favore dei gialloblù appare fin troppo severo, dato quello che hanno saputo fare gli ospiti.

Ad esempio, colleziona­re ben otto set-point a favore nel secondo parziale, infinito, terminato 3331 e ribaltato in favore di Modena grazie a un ace sporco di Anderson. Oppure, la linea pestata da Stankovic che ha regalato, nel primo parziale, il punto a Modena e la successiva battuta a Zaytsev, che non si è fatto scappare l’occasione di chiudere al primo colpo. Il tutto nel contesto di un set che aveva visto per lunghi tratti Piacenza avanti, per poi perdersi in un finale convulso in cui Modena ha fatto valere la maggiore esperienza ed un paio di colpi di talento, che non guastano in questi casi.

Piacenza avrebbe meritato di più anche per la prova di un grande ex come il naturalizz­ato Dick Kooy, che ha fatto faville nel tempio dove era arrivato da ragazzino e se ne è andato da uomo fatto e finito, e un gioco corale apprezzabi­le, più un Nelli top scorer a quota 19 che in questa chiave si è confermato un valore aggiunto, pure per Chicco Blengini se vogliamo.

Modena dal canto suo, ha fatto... Modena: quadrata, tosta, senza sbavature, pur priva dell’altro grande ex della partita, Max Holt, colpito da un attacco febbrile mercoledì e rimasto sul divano (ma Bossi lo ha coperto bene). La squadra dell’altro Andrea, e cioè Giani, ha colto i frutti di una fase offensiva e di una capacità di essere mortifera nel cambio palla che ha pochi rivali in Italia e, quando non ci hanno pensato Anderson e Zaytsev a fare male agli ospiti è stata la volta di Bednorz, capace di chiudere da ogni posizione e molto migliorato cammin facendo anche nelle conclusion­i in diagonale.

Terza partita senza grande storia, con Zaytsev che l’ha aperta e Bossi con un mani fuori che l’ha chiusa. Piacenza forse aveva già dato tutto prima, quando non ha saputo fare tesoro di quello che aveva creato.

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GALBIATI Bartosz Bednorz, 25 anni

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