SARRI: ALLA JUVE SERVE EQUILIBRIO
Attento alle qualità del Parma e di Kulusevski il tecnico decide oggi se schierare il tridente «Paura dell’Inter? Mi sembra una parola grossa, parliamo di sport. Ma noi stiamo bene»
Inter? Nessuna paura. Maurizio Sarri rilancia la volata scudetto all’alba del girone di ritorno che deciderà tutto. La Juve si presenta ai nastri di partenza con un vantaggio di +2, non è ancora perfetta ma piano piano si sta avvicinando con più continuità alla filosofia sarriana e questo lascia buone sensazioni al tecnico. I nerazzurri, da parte loro, inseguono e sono protagonisti in questa fase di mercato. Obiettivo: ridurre il gap con i bianconeri e fare all-in al tavolo tricolore. Il Comandante non si dimostra preoccupato dall’attivismo nerazzurro sul mercato: «Paura mi sembra una parola grossa, si sta parlando di sport… Io non sto seguendo il nostro mercato, figuriamoci se penso a quello dell’Inter. Così come siamo, abbiamo la ferma convinzione di poter essere protagonisti, anche se non abbiamo ancora espresso completamente il potenziale che abbiamo. Ultimamente però i segnali sono molto positivi in questo senso». Allo scontro diretto di inizio marzo, invece, si penserà a tempo debito: «Le tabelle per me sono una delle più grosse cazz… della storia del calcio. Un mese e mezzo nel calcio è una vita».
POTENZIALE. Meglio pensare al presente. E all’interno dell’enorme potenziale dei campioni in carica rientra il super tridente Dybala-Higuain-Ronaldo. Come rinunciare a uno tra la Joya e il Pipita visti in coppa Italia, ora che torna Ronaldo? «Preferisco avere difficoltà di questo tipo che averne per motivi opposti, se dovessi scegliere tra attaccanti di più basso livello», ammette l’allenatore bianconero e come dargli torto. «La scelta - spiega - dipende dagli equilibri che riusciamo a trovare con le varie soluzioni e l’equilibrio è la cosa più importante. Solo Higuain è giocatore tipico, con un ruolo ben preciso. Ronaldo e Dybala sono giocatori di livello straordinario, più istintivi, che non hanno collocazione così ben definita in campo, quindi c’è da trovare un equilibrio forte». Sarri però non crede al fatto che Dybala abbia problemi di coesistenza con CR7 e sia più “libero” quando manca il portoghese. «E’ un falso mito, non mi sembra una giusta considerazione - frena immediatamente l’allenatore - Mi sembra che Paulo le cose migliori le abbia fatte e le stia facendo con tutti; Cristiano, poi, nell’ultimo periodo, ha segnato a raffica con qualsiasi compagno accanto. Con Dybala e Ronaldo abbiamo meno riferimenti per vie centrali, anche se abbiamo sempre creato e segnato».
TENTAZIONE. Ora l’interrogativo è sempre il medesimo: stasera ci si affiderà alla strana creatura chiamata “Dygualdo”? La tentazione è forte, anche se resiste l’opzione Ramsey alle spalle di Ronaldo e Dybala, con Higuain inizialmente in panchina. La decisione avverrà, come d’abitudine, soltanto oggi. A centrocampo, poi, fiducia ancora a Rabiot: «Adrien ha avuto difficoltà di ambientamento; ora ha trovato continuità, salute e fiducia e sta salendo di rendimento. Se continua così, non mi meraviglia che ci sia un riavvicinamento tra lui e la Nazionale francese; mi sembrerebbe una logica conseguenza». Il dubbio sul super tridente nasce anche dalla grande considerazione che Sarri ha del Parma: «La classifica parla chiaro - rileva - è a un punto dall’Europa. E’ una squadra insidiosa, che sa raccogliersi e ripartire bene. Il nostro atteggiamento deve essere estremamente attento, per non concedere quello in cui sono bravissimi. Non hanno grandissimi punti deboli, sono squadra solida con giocatori che danno fisicità e sostanza come Kucka e Kurtic. In definitiva, un gruppo con dei valori e quindi la classifica è sorprendente ma fino a un certo punto, la merita ampiamente». E
poi c’è quel Kulusevski che, dalla prossima estate, vestirà di bianconero: «Non penso possa più arrivare subito da noi; spero di rivederlo bene tra sei mesi. Per ora, spero che saremo in grado di contenerlo».