Corriere dello Sport

LA CARICA DI PIOLI «MESE DECISIVO»

«Giocheremo a Milano cinque delle prossime sei gare. Ibra? Per noi è manna dal cielo»

- di Furio Fedele

Da oggi il Milan inizia un nuovo campionato. Sempre contro l’Udinese, ma si spera in maniera ben diversa rispetto a quanto visto nel girone di andata dove ha colleziona­to solo 25 punti. Un risultato che ha eguagliato il secondo peggior rendimento rossonero da quando esiste la Serie A a 20 squadre con la vittoria da 3 punti. Un flop condiviso con il tandem Montella-Gattuso nella stagione 2017/18. Peggio ancora (23 punti) aveva fatto Massimilia­no Allegri (2013/14) che, al suo quarto anno sulla panchina del Milan, fu esonerato proprio al termine del girone di andata per essere sostituito da Seedorf. «Dobbiamo fare più punti alla svelta rispetto al girone d'andata - ha sentenziat­o Pioli - giocheremo adesso 5 volte su 6 a San Siro, compresa la sfida di Coppa Italia. Non sarà un periodo decisivo ma è molto importante».

ENTUSIASMO. Anche contro l’Udinese il Milan sarà sostenuto da un pubblico eccezional­e (sono previsti oltre 60.000 spettatori) che sperano in una vittoria beneaugura­nte per la rimonta verso il quarto posto. Pioli, però, è sempre molto prudente, non si fida ancora totalmente della sua squadra. «Milan guarito? Il Milan deve sfruttare questo momento, stiamo bene, dobbiamo migliorare la classifica perchè il girone d'andata non è stato all'altezza. Contro l’Udinese abbiamo la prima occasione per ripartire - ha spiegato - stiamo lavorando tanto, abbiamo trovato equilibri anche con un sistema di gioco diverso. Tutti sono attivi per cercare di mettere sotto pressione l'avversario. Dobbiamo avere la consapevol­ezza che possiamo fare gol per vincere le partite». In effetti la fase difensiva è decisament­e migliorata se si esclude lo 0-5 contro l’Atalanta, con 2 sole reti subite (entrambe a Bologna) dal primo dicembre a oggi. «ll segreto di questo migliorame­nto? Avere dei principi di gioco chiari, sapere che tutta la squadra deve lavorare nella fase difensiva - ha aggiunto Pioli - credo si possa fare ancora meglio, abbiamo concesso ai nostri avversari situazioni che con più comunicazi­one in campo si sarebbero evitate. Dobbiamo mantenere questa voglia di lavorare da squadra».

EFFETTO IBRA. L’ingaggio di Ibrahimovi­c, come era prevedibil­e, sta procurando più di un effetto positivo. Fuori dal cancello di Milanello c’è sempre una piccola folla di tifosi che attende la sua uscita, come è accaduto anche ieri. Ibra ha fatto fermare il suo van con autista e ha firmato magliette e autografi. Inutile confermare che Pioli è sempre più entusiasta dello svedese che oggi sarà di nuovo titolare con Leao dopo che contro la Spal le sorti dell’attacco erano state affidate alla coppia Piatek-Leao. «Ibra sta dimostrand­o di non essere una figurina, sta confermand­o di essere un valore aggiunto per questa squadra. Per noi è una manna dal cielo. Vuole vincere anche le partitelle, è così che si sta al Milan, in tutti i sensi. Ibrahimovi­c fa il “torello” di qualità e si incazza se un compagno non lo fa allo stesso modo. Questo aiuta ad aumentare la qualità degli allenament­i, è un valore aggiunto, è stato preso anche per questo. Il livello degli allenament­i prima del suo arrivo non era inferiore ma adesso si è alzato».

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Pioli chiede a Ibrahimovi­c la spinta per tornare a vincere in casa

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