Tanjga apre il caso-difesa: «Cali di lucidità: si rischia»
Lo staff: «In alcuni momenti ci perdiamo» E Sinisa aspetta il vero rinforzo
Una frase di Mirolasv Tanjga, che non è mai banale quando si presenta davanti ai taccuini e alle telecamere, è la chiave di lettura di quelle che sono le difficoltà della difesa del Bologna. Sì, dobbiamo più parlare di difesa che di fase difensiva, considerato che gli errori sono soprattutto figli dei singoli. «Ci perdiamo in alcuni momenti, a volte abbiamo cali di concentrazione che vanno per forza eliminati, ed è da questo punto che dobbiamo ripartire per crescere». E’ vero, ha mille ragioni il braccio destro di Sinisa Mihajlovic, tutto sta a vedere se questi abbagli che vengono presi spesso sono allenabili o no, perché la concentrazione non si può acquistare in un supermercato né tantomeno te la può trasmettere l’allenatore. C’è poco da fare, sono l’attenzione, la lettura giusta delle situazioni, la stessa applicazione le componenti fondamentali per chi gioca dietro, chi ce l’ha addosso è un difensore importante, di contro chi non ce l’ha è un difensore poco affidabile, che ha sempre l’errore in canna. Dove vogliamo arrivare? Che Sinisa con il lavoro può consentirgli di crescere, ma i miracoli non può farli. Anche se standogli continuamente addosso può sperare quanto meno di farli stare con la testa il più possibile dentro la partita.
UN PRESTITO PER SEI MESI. Non a caso da anni il Bologna non ha un difensore capace di fare la differenza, e meno male che nell’estate passata dopo aver rotto con l’Udinese è arrivato Danilo, che qualche problema è riuscito a risolverlo in questi mesi. Sì, anche se non potrà avere il difensore che voleva, Sinisa ha ripetuto con decisione sia a Walter Sabatini che a Riccardo Bigon che al Bologna serve un nuovo difensore come il pane, anche perché la priorità era quella di acquistare un giocatore dietro e non uno davanti. Certo, probabilmente ancora una volta sarà messa una toppa, perché non puoi credere che ti cambi la vita uno che vuoi prendere possibilmente con la formula del prestito e soprattutto per 6 mesi. Avete capito bene, una volta perso Roger Ibanez da Silva i capi del Bologna hanno deciso di percorrere questa strada, avendo altri obiettivi da raggiungere nella sessione estiva del mercato. E allora Sabatini e Bigon hanno due possibilità: prendere uno svincolato, con la speranza che sia fisicamente a posto e non abbia bisogno di due mesi per raggiungere una condizione dignitosa, o farsi prestare un difensore che fin qua ha giocato poco nella propria squadra e che vorrebbe scendere in campo con maggiore continuità nella seconda metà dell’annata.
DI PIEDE SINISTRO E RAPIDO. La ricerca è sicuramente complicata, perchè chi ha i difensori buoni e affidabili se li tiene stretti oppure pretende per darli via numeri fuori mercato. Vedi quello che sta facendo il presidente del Torino Urbano Cairo per Kevin Bonifazi, cercato da Spal, Fiorentina, Sassuolo, Parma e Sampdoria. Ora come ora Sabatini e Bigon stanno monitorando i mercati d’Europa volendo accontentare nel limite del possibile Sinisa, che ha necessità di avere un difensore con certe caratteristiche: deve essere prima di tutto di piede sinistro e poi deve essere più rapido di quelli che ha attualmente a disposizione.