Corriere dello Sport

Juric: Verona, ora niente scherzi

- Di Federico Vaccari

Un girone fa, il Verona riprendeva contatto con la serie A e adesso ha quasi doppiato le altre due neopromoss­e. Serve altro? Sta cedendo a peso d'oro Amrabat più Rrahmani e Kumbulla: tutte piacevoli scoperte di un campionato che sta lanciando Ivan Juric e squadra alle soglie dell'Europa. «Ma sarebbe da scemi rilassarsi adesso, un'assurdità», avverte l'allenatore croato che oggi insegue la terza vittoria consecutiv­a. Al Verona un simile exploit in A non capita dal 2013, l'anno in cui ha rifatto capolino dalla cadetteria e per poco non si concedeva il lusso di un traguardo europeo. In quella sequenza di sei anni e mezzo fa, c'era di mezzo proprio una trasferta a Bologna. I tempi sono decisament­e maturi per un altro tris.

REBUS IN ZONA-GOL. Fermo restando il rebus in zona-gol - il Verona sette giorni fa ha piegato il Genoa con un modulo privo di attaccanti - oggi al Dall'Ara potrebbe toccare a Pazzini. Lui che, a conti fatti, è l'unica punta dell'Hellas ad aver convinto. Al netto dei 35 anni suonati, s'intende. E di gol al Bologna - la sua seconda vittima preferita in serie A ne ha già realizzati sette. «Stiamo pensando se riproporre anche stavolta la stessa soluzione di settimana scorsa», il commento di Juric, che anticipazi­oni non ne dà. «Quando una squadra fa bene, si tende a cambiare il meno possibile. Siamo cresciuti molto e vogliamo continuare così. Il mercato non ci condiziona».

ALLA PARI CON TUTTI. Appunto, gennaio è sempre mese di transizion­e. Ma non per questo Verona

che di rinforzi ha poco bisogno: è arrivato Borini, perchè c'era l'opportunit­à di portarsi in casa un giocatore funzionale al 3-4-21 di Juric. Mentre in queste ore sono partiti Henderson e Tupta, due che lo spazio hanno dovuto cercarselo col lanternino. Bologna è un bell'esame di inizio girone, per l'Hellas. Che all'andata acquisiva già un carico di consapevol­ezze, con quel pareggio ottenuto giocando in dieci per più di ottanta minuti. «Stanno facendo ottime prestazion­i, al di là degli ultimi risultati: è una squadra forte che gioca con intensità in tutti i reparti, ma anche noi abbiamo la possibilit­à di fare punti. Il campo dice che siamo in grado di giocarcela con tutti. Mihajlovic? Siamo molto felici che stia vincendo la sua battaglia».

ASPETTANDO BORINI. Formazione tipo, per il resto. Il tutto, con una new entry chiamata Fabio Borini: il fantasista arrivato dal Milan, nato proprio in provincia di Bologna, potrebbe già vedere i suoi primi minuti col Verona questo pomeriggio. «E' un ragazzo che ha molta voglia», assicura Juric. «Può giocare come attaccante puro, alla Zaccagni oppure fare il quinto di centrocamp­o. Si sta inserendo nel gruppo e faccio le mie valutazion­i a cominciare da questa partita che è delicata».

«Rilassarsi sarebbe da scemi, cambierò il meno possibile» Pazzini dall’inizio

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ANSA Ivan Juric, 44 anni, è alla prima stagione sulla panchina del Verona

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