Corriere dello Sport

Nicola: Gara difficile, conto sui nostri tifosi

- di Emmanuele Gerboni ASS

GENOVA - Volume al massimo e accendiamo il Ferraris, la salvezza passa da qui: «Ballare senza la musica, come si fa? Le due cose sono inscindibi­li. E' davvero bellissimo il piacere che si prova quando sei sostenuto dalla propria gente». Ha ragione Davide Nicola, il salotto di casa può essere fondamenta­le e da lì si deve iniziare la costruzion­e della rimonta salvezza per il Genoa. Puntiamo sull’effetto Ferraris, lo stadio amico dovrà diventare il primo alleato. E bisogna farlo già da oggi al cospetto di una Roma che fa paura, ma non si possono lasciare altri punti sul cammino: «Hanno giocatori forti, un ottimo allenatore e riescono ad interpreta­re le partite conservand­o sempre una struttura ben definita che poi cambia a seconda di chi gioca. Ho visto tutte le gare della Roma, fuori casa sta ottenendo numeri importanti: 5 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta», spiega ancora Nicola. Che chiede ai suoi allievi di «arrivare il prima possibile a un’identità certa e penso che la troveremo». E sottolinea anche un altro aspetto, sempre dritti verso l’obiettivo salvezza con una precisa convinzion­e: «Voglio che i ragazzi credano nel proprio lavoro così come io credo ciecamente nel mio. Ciò che conta è il percorso e la capacità di concentrar­si su quello. Lavoro, serietà, dedizione, voglia di rappresent­are i nostri colori e i tifosi che ci daranno una mano sicurament­e». Un messaggio chiaro e guai a pensare che qualche fischio possa mandare in tilt il Grifone: «La gente può darci una mano sia esaltandoc­i oppure mettendoci in condizione di beccarci magari qualche fischio: non deve essere visto come qualcosa che dia fastidio. Insieme possiamo essere una forza incredibil­e, ma solo attraverso il lavoro». E c’è voglia di fare l’impresa nell’ambiente genoano, uniti verso l’obiettivo mentre c’è tutto un capitolo a parte da spiegare sulla contestazi­one della Gradinata Nord nei confronti del presidente Enrico Preziosi. Ieri pomeriggio corteo dallo stadio verso via Palestro dove il 7 settembre 1893 venne firmato l’atto di nascita del club più antico d’Italia. Erano almeno 500, striscioni e cori contro il patron genoano: la rottura è sempre più netta con Preziosi.

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LAPRESSE Davide Nicola, 46 anni, tecnico del Genoa

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