Corriere dello Sport

La follia di Castori i camalli di Spinelli e i dolori di Muzzi

- di Tullio Calzone

Auna certa età bisognereb­be andarsene al parco a giocare coi nipotini o in parrocchia a fare beneficenz­a. Chissà chi glielo fa fare al presidente Spinelli di restare attaccato a questo Livorno che mette a repentagli­o le coronarie del vecchio patron abituato a trattare coi camalli, non ancora a certi finali fatali accompagna­ti da gol inspiegabi­li. In effetti il finale di Livorno-Entella è ai limiti della sopportazi­one cardiaca: da 3-0 al 3-3 prima di due gol nel recupero che fissano il risultato in un 4-4 che fa gioire solo Boscaglia. Tramezzani proprio no. Anche perché davanti, come aveva chiesto Castori, vince il Trapani spregiudic­ato e folle. Non quanto Da Cruz che si abbandona ancora a litigi con i tifosi dopo un’espulsione inutile che fa male solo all’Ascoli che di gesti sconsidera­ti non sente più il bisogno.

Niente svolta, dunque, per Zanetti che ora vacilla avendo constatato come è dura la B: agli albori del girone di ritorno un altro campionato è iniziato e chissà come finirà. Eh sì, perché se in vetta è una bagarre alle spalle di Benevento e Pordenone (indenne nell’anticipo ma rimontato tra le polemiche a Frosinone), la zona salvezza rischia di diventare un rompicapo. La novità è la conferma della crisi dell’Empoli nonostante la nuova rivoluzion­e e altri cospicui investimen­ti sul mercato. Niente da fare. Oggi Corsi incontrerà il tecnico e ne deciderà il futuro. La cura Muzzi non sortisce effetti e certifica che sarebbe saggio pensare a rimodulare gli obiettivi dopo l’unica vittoria nelle ultime 14 gare, il 2-1 all’Ascoli del 7 dicembre. E così, Bucchi alle porte non è più un’ipotesi tanto remota. Applausi a questa Juve Stabia di Caserta e dell’implacabil­e Forte che non fa prigionier­i. Continua a volare con 13 punti nelle ultime 5 gare che hanno permesso alle “Vespe” di fare irruzione in zona play off.

Nel nuovo debutto in panchina non va del tutto bene neppure a Rastelli inchiodato con la sua Cremonese contestata (ma come si fa a giocare bene tra tanta sfiducia?) da un Venezia che fuori casa ha una sola rivale: la Strega capolista di Pippo Inzaghi oggi in campo col Pisa. Certo la gara ha offerto materiale da Var, sperimenta­to per la prima volta in modalità off-line allo “Zini” per la gioia del presidente Balata, non di tutti gli attori in campo che l’avrebbero voluto già in funzione e in grado di intervenir­e in più di qualche decisione. Ci si arriverà, ma per ora bisogna accontenra­si dell’occhio umano non proprio infallibil­e.

Non lo è neppure Serse Cosmi, l’altro tecnico al debutto della giornata. In realtà lui da Perugia non se n’è mai andato. Ma vuoi mettere che emozione guidare il Grifo in panchina laddove tutto ebbe inizio tanti anni fa? Emozione effimera, perché il Perugia s’arrende in prossimità della fine dopo aver provato a vincere. Lo spirito è giusto. Il risultato no. C’è tempo per rimediare.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy