Corriere dello Sport

Una Brignone gigante sulla pista della mamma

Il gigante di Sestriere va ex aequo alla figlia di Ninna Quario e alla Vlhova La Shiffrin a un solo centesimo è terza!

- di Alberto Dolfin

Sci, 37 anni fa trionfò la Quario Paris 2° nella libera di Wengen

Federica vince ancora e proprio a Sestriere, dove l’ultima azzurra a riuscirci era stata sua madre 37 anni fa. «Inseguo Compagnoni e Kostner»

Una torcida azzurra di oltre 15.000 tifosi in visibilio per Fede ha continuato a cantare a squarciago­la l’Inno di Mameli anche quando la musica si è interrotta. Sulla stessa pista che nel 1983 celebrò il trionfo di mamma Ninna Quario, Federica Brignone ha pennellato un capolavoro sul manto bianco, scacciando via tutte le pressioni e le paure che l’avevano sempre frenata in passato.

Con addosso il pettorale rosso da leader di specialità e senza timor alcuno di essere al comando a metà gara con una sontuosa prima manche, la carabinier­a valdostana si è fiondata giù sulla Kandahar Agnelli per ghermire il gigante di Sestriere, in un susseguirs­i di emozioni, vista l’altalena tra un intermedio e l’altro. È in vantaggio di 31/100 su Petra Vlhova al primo rilevament­o. Anzi no, è in ritardo di 29. Poi luce verde e di nuovo avanti di 4/100: si può fare. Taglia il traguardo ed è prima, in coabitazio­ne con la slovacca allenata dall’italiano Livio Magoni. In due sul gradino più alto e fa ancora più specie che l’aliena Mikaela Shiffrin scivoli sul terzo col minor distacco possibile: 1/100.

TERZO SIGILLO. Un turbinio di emozioni non solo per chi era al parterre, ma anche per l’azzurra che ha confeziona­to il terzo sigillo in stagione dopo il gigante di Courchevel e la combinata di Altenmarkt-Zauchensee. Farlo in casa però ha un altro sapore e lei lo sa bene, visto che le era già riuscito nel gennaio di tre anni fa a Plan de Corones. «È stata una seconda manche da infarto, sentivo tutta la gente urlare. Quando ho visto 1 all’arrivo, non ci ho capito più niente - racconta Fede - Quando avevo vinto a Plan de Corones partivo col 14, non avevo fatto nessun risultato ed ero agitata per altri motivi. Nessuno si aspettava che vincessi, oggi (ieri, ndr), invece, sì».

E, per stemperare la tensione, ecco come ha fatto: «Ho ascoltato un po’ di musica, trovando l’equilibrio con le note di “On every street” dei Dire Straits, che da sempre è una delle mie preferite. Poi, ho guardato i maschi. Domme è un grande e sta sciando da Dio, è veramente un esempio perché esce dal cancellett­o e dà sempre il massimo, quindi mi dà la carica». E mentre Paris è già il miglior velocista italiano di tutti i tempi, col 13º acuto in Coppa del Mondo Fede si avvicina alle regine azzurre di sempre, Deborah Compagnoni (16) e Isolde Kostner (15), e rilancia: «Io non ho ancora finito, lo vedremo alla fine. La mia carriera è in salita, non è ancora in fase discendent­e, per cui è prematuro fare dei paragoni. Loro sono delle grandi campioness­e e mi fa onore qualunque accostamen­to, ma non è che il giorno che vincerò come Deborah, smetterò. Il mio obiettivo è di continuare a viverla come sto facendo adesso».

L’ALLUNGO. E intanto sogna la tanta agognata Coppa di specialità, visto che il margine cresce (61 punti di vantaggio sulla Shiffrin) a 4 giganti dal termine. «Evvai si lascia sfuggire Fede, prima di scoppiare a ridere - Continuerò a mettercela tutta, è l’unico modo per ottenere grandi risultati. Essere riuscita a gestire la pressione del primo posto dopo la prima manche e della gara di casa è una conferma che sto bene e che sono cambiata. Me la godo e poi vediamo cosa succede. Comunque non è ancora finita, quelle due lì (Vlhova e Shiffrin, ndr) non perdono un colpo, caspita. Nemmeno io però mi fermo e so che posso migliorare ancora in tanti aspetti».

Il vantaggio nella coppa di specialità sale a +61: «E vai, non mi fermerò qui»

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LAPRESSE Terzo centro Federica Brignone, 29 anni, ieri ha ottenuto la terza vittoria della stagione, dopo il gigante di Courchevel e le combinate di Crans Montana e Altenmarkt. Punta alle coppette di gigante e combinata e tra i pali larghi ha 61 punti di vantaggio sulla Shriffrin, con quattro gare da disputare

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