VENTURA E BRAGLIA ORGOGLIO E DIGNITÀ
I veterani del torneo s’incrociano (ore 18) in un Salernitana-Cosenza da tripla Il tecnico granata: «Non possiamo più galleggiare» L’allenatore silano: «Ma io non firmo per un pareggio»
Veterani contro all’Arechi per una sfida tutta da leggere e interpretare. Con una precauzione indispensabile: vietato guardare la classifica se si vogliono evitare brutte sorprese o pronostici da cancellare. Servirà certamente una tripla, per centrare l’obiettivo. Eh sì, perché quei 9 punti che distaccano il Cosenza dalla Salernitana, e le rispettive battaglie per agganciare la salvezza o non perdere almeno il treno dei play off, potrebbero anche non avere valore questa sera all’Arechi, lo stadio teatro dell’incrocio letteralmente blindato per la rivalità che anima le due tifoserie. Senza tralasciare, poi, il particolare che alla guida delle contendenti di questo quasi “testacoda” ci sono due navigati allenatori che sono stanchi ormai di galleggiare navigando a vista.
INCROCIO PERICOLOSO. Gian Piero Ventura è imbattuto da sette partite interne di campionato (3 vittorie e 4 pari); Piero Braglia è reduce dal derby più amaro possibile, il primo perso dai silani contro il Crotone, peraltro con un gol fantasma al quale è stato davvero impossibile dare una spiegazione, un episodio che aggrava e non giustifica il precedente a parti invertite con l’Empoli. Insomma, le motivazioni per alimentare ambizioni o riscatti non mancano. «Mi aspetto continuità, finora abbiamo fatto cose buone e molto meno buone ha sottolineato Ventura alla vigilia della gara -. Ora ci attende una verifica contro una squadra determinata, che crea problemi a prescindere. Percepisco una maggiore consapevolezza nel gruppo ma le risposte le dà sempre il campo». Insomma, niente più brodini caldi: è tempo di osare e portare a casa un risultato pieno se si vuole restare in corsa lassù e aspirare a quella A che è diventata una chimera anche nell’era Lotito. Ma Braglia, come al solito, non trema. Anzi, sente aria d’impresa. «Il Cosenza sta bene, è in una situazione difficile, complicata dalla sconfitta nel derby. Sono certo che giocheremo una grande partita, le mie convinzioni restano intatte. Sono fiducioso. Sono certo che vedremo un Cosenza all’altezza, che cercherà di vincere la gara con grande personalità».
L’INCROCIO. Non che gli sia riuscito facilmente all’allenatore maremmano di vincere contro il collega ligure. Quasi quaranta anni in panchina per il tecnico della Salernitana e trenta per il cosentino, ma sono stati appena quattro i confronti diretti tra i due allenatori che, prima di quest’anno, si sono affrontati soltanto, sempre in B, nel 2008/09 e nel 2011/12. Il bilancio è favorevole a Ventura che è imbattuto con tre vittorie e un pari. Nella serie B-2008/09 il suo Pisa sconfisse il Frosinone di Braglia all’Arena Garibaldi con il 3-1 del 29 novembre 2008 firmato da Joelsen, Degano e Greco (per i ciociari Tavares). Nel ritorno, il 25 aprile 2009, sulla panchina del Pisa c’era Bruno Giordano. Nel 2011/12, invece, il Torino di Ventura ha battuto in casa la Juve Stabia di Braglia con l’1-0 del 15 ottobre 2011 firmato da
Rolando Bianchi e ha poi pareggiato al Menti con l’1-1 del 17 marzo 2012. All’andata, infine, il blitz della Salernitana al “San Vito-Marulla” firmato da Firenze. Ventura ha un’ottima tradizione anche contro il Cosenza. Le sue squadre, Venezia, Lecce, Samp, Cagliari e Salernitana, hanno, infatti, ottenuto 6 vittorie e 2 pareggi con un solo ko, il 2-3 subito in casa dal Venezia il 29 gennaio 1995. Braglia, invece, ha sofferto spesso la Salernitana. Alla guida di
Catanzaro, Lucchese, Frosinone e Cosenza ha incontrato i granata 8 volte con una sola vittoria (2-1), lo scorso 5 maggio all’Arechi che spinse i campani ai play out. Nelle altre occasioni 2 pari e 5 successi granata. Ventura e Braglia si sono dati il cambio nell’estate del 2007 alla guida del Pisa: Braglia ha conquistato la promozione in B, ma non è stato confermato e Ventura ha preso il suo posto sulla panchina nerazzurra tra i cadetti.