Corriere dello Sport

SARRI, BONUS FINITI: «ORA CONTA VINCERE»

Juve ko a Verona e incerta in Coppa Italia Con il Brescia il tecnico si fa pragmatico

- di Filippo Bonsignore

«Klopp è simpatico però non conosce la Serie A se pensa che sia facile»

«Dobbiamo fare tanti punti senza badare ai risultati altrui Giochiamo bene per 70 metri e Dybala è bravo a costruire»

Sarri al… Max. Ora che i bonus sono finiti dopo lo scivolone di Verona, il Comandante avverte il rumore dei nemici alla porta e sceglie la via della concretezz­a. «Dobbiamo fare più punti possibile senza stare a guardare i risultati degli altri». Un pensiero molto “allegriano”, all’insegna del pragmatism­o, senza tanti voli pindarici e senza preoccupar­si troppo della concorrenz­a. La Juve deve ritrovare una velocità di crociera costante, fatta di linearità di percorso e di vittorie in serie. Il Comandante si scopre “risultatis­ta”, anche perché non c’è altro tempo da perdere. Proprio Allegri insegna: pure nel recente passato, il periodo invernale che porta alla ripresa della Champions League è stato spesso costellato da prove meno convincent­i ma ugualmente vincenti. Ed invece la Juve di Sarri ha fatto qualche passo falso di troppo, ha sprecato il vantaggio di 4 punti che si era conquistat­a da dicembre in poi, sfruttando la frenata dell’Inter, tanto da ritrovarsi i nerazzurri accanto al primo posto e la Lazio ad un passo.

Adesso serve il cambio di marcia definitivo e oggi c’è un’occasione da non fallire con il Brescia, anche perché il calendario mette di fronte le inseguitri­ci e si potrebbe trarre beneficio nei confronti di una o di tutte e due le avversarie. A patto, però, di non incappare nei soliti difetti. «Lazio-Inter è una partita importante ma non determinan­te, il percorso è ancora lungo, meglio pensare alla nostra partita».

STIMOLI. Si torna sempre al punto di partenza, alla forza mentale che i bianconeri devono riacquista­re per lottare pancia a terra dopo anni di largo dominio. «Era palese fin dall'inizio che questo sarebbe stato un campionato diverso, quindi dobbiamo trovare stimoli da questa situazione - riflette Sarri -. Penso sia eccitante essere lì a giocarsi il campionato fino alla fine, penso ci possa dare ulteriori motivazion­i. Anche il problema della passività sui gol subiti si risolve con un più elevato livello di aggressivi­tà, perché non esiste un sistema difensivo che possa funzionare senza attenzione, abnegazion­e e aggressivi­tà». E pazienza se, da Liverpool, Klopp non si spieghi come mai la Juve non abbia dieci punti sulla concorrenz­a con una rosa definita “pazzesca”. «Jurgen ha detto infatti che non segue il campionato italiano, per questo non si rende conto del motivo - replica con un sorriso il tecnico bianconero -. E poi mi pare che pure la sua rosa sia forte…». L’allenatore dei Reds, parlando al Guardian, ha indicato i bianconeri come i principati candidati alla vittoria della Champions. «Klopp è una delle persone più simpatiche che abbia mai conosciuto - prosegue Sarri -, si sta togliendo i panni di favorito».

PASSI AVANTI? Il Lione e l’Europa, in ogni caso, sono ancora distanti, così il Comandante pensa al rilancio nella corsa scudetto e allontana le nubi dalla Continassa. «Il momento negativo finisce a Verona dove abbiamo perso la partita facendo una brutta prestazion­e, una cosa che non dovrebbe mai succedere, ma che capita un po’ a tutti - assicura -. Chiarament­e, quando succede alla Juve, è tutto molto amplificat­o ma questi giocatori dovrebbero essere nelle condizioni di reggere bene questo tipo di pressione».

La Coppa Italia ha detto che la squadra non è ancora guarita e che solo il risultato è da salvare, con poco altro. Vale a dire la costanza di Ronaldo (lasciato a casa in questo caso: un turno di riposo all’avvio di un vero tour de force) e le prove di Dybala e Buffon. Sarri però trova molto di buono: «Abbiamo fatto ottime cose per settanta metri di campo, con Dybala che arretrando ci consentiva di uscire bene dalla nostra metà del terreno, liberandos­i dalla prima pressione. Quindi rispetto a Verona ci sono stati sicurament­e notevoli passi in avanti, anche se abbiamo abbandonat­o un po’ a loro stessi i nostri attaccanti». Vediamo come se la cavano oggi senza Ronaldo a fare da punto di riferiment­o.

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GETTY IMAGES Sarri con Paulo Dybala, 26 anni, 89 gol segnati per la Juventus

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