Mihajlovic e il salto mancato: «Questo Bologna deve crescere»
«Partita storta ma dobbiamo farci le ossa La squadra deve ritrovare lucidità e pazienza»
Un calcione a una bottiglietta, poi a muso duro con l’arbitro: frammenti della partita di Sinisa Mihajlovic. Resta questo contro il Genoa, e restano le parole dette dal tecnico dentro lo spogliatoio. A riferirle è Emilio De Leo, l’uomo dello staff rossoblù: «Paura di volare? No, è stata una partita storta, se pensavamo di essere infallibili abbiamo capito che c’è bisogno di farci le ossa, dobbiamo contestualizzare cosa non è andato, guarderemo gli errori». Era da gennaio 2019 contro il Frosinone che il Bologna non perdeva un match casalingo con almeno tre gol di scarto. Una giornata che nessuno dimenticherà mai più. Anche quel giorno c’era Joey Saputo, e c’era ieri. Il presidente resterà più a lungo del solito, c’è da portare avanti il progetto del restyling del Dall’Ara. Già domani potrebbero esserci incontri con le istituzioni.
CARICA RIPRESA. Intanto, c’è da fare i conti con una sconfitta troppo pesante, che tiene ancorato il Bologna a terra: il sogno europeo andrà conquistato più avanti. «Mihajlovic si è arrabbiato a proposito della conduzione di gara troppo spezzettata e di un po’ di letture dell’arbitro fatte da una parte e dall’altra - dice ancora De Leo -, il mister è diretto e focoso, ma tolti quei trenta secondi è tornato negli spogliatoi e si è diretto alla squadra e ha detto che potevamo ritrovare certi equilibri. Avevamo il dovere di vincerla, quella seconda frazione». Oggi la squadra farà solo la seduta di scarico, ma ci sarà probabilmente una seduta video lunga, più del solito, per rivedere cosa non è andato bene. Ma questo verrà deciso solo oggi. E’ comunque in programma un’analisi molto attenta di quello che c’è da rivedere. «Sinceramente è mancata lucidità nella gestione nei momenti della gara - dice -, ci sono stati frangenti in cui avremmo dovuto gestire con attenzione. Dovevamo essere bravi e pazienti, chiudere sotto di uno. Quello è il rammarico maggiore».
SABATINI. A fine primo tempo Walter Sabatini ha avuto un malessere. Niente di grave, sembra tutto rientrato. Dopo la partita è andato a cena con i dirigenti e con Saputo. Il Bologna dovrà fare i conti con tante assenze, 8 in tutto, «speriamo di recuperare qualcuno ma sembra difficile» dice De Leo. Mancheranno anche gli espulsi. Quello di Schouten è il terzo rosso diretto rimediato dal Bologna in questo campionato. «Il fallo? Schouten è arrivato leggermente in ritardo. Jerdy non è scorretto, sleale, servirà a lui e a noi questo episodio negativo». Poi riguarda il fallo di Schouten, lo vede in video, e corregge il tiro. «E’ vero, la gamba di Jerdy era eccessivamente tesa», aggiunge il tattico di Mihajlovic.
OBIETTIVO. E ancora: «L’obiettivo è migliorare il decimo posto. Siamo passati attraverso tutta la vicenda del nostro allenatore, stiamo continuando a migliorare. Dobbiamo essere coerenti, vogliamo un cambio culturale, ma abbiamo una linea ben chiara. Siamo concentrati su quello che stiamo facendo». A chiudere è poi Davide Nicola, il tecnico del Geno: «Siamo contenti di aver dato continuità, ma siamo terzultimi. Su cosa ho puntato? Priorità, consapevolezze ed evoluzione. Fare risultati, poi, è sempre utile perché si acquista convinzione».
«L’obiettivo resta migliorare il decimo posto ottenuto nella scorsa stagione»