Corriere dello Sport

MILAN, FATTORE IBRA È LO STAKANOVIS­TA

Lo svedese non accusa la fatica ed è di esempio Anche la squadra a caccia di una continuità vincente

- di Antonio Vitiello

Terza partita in otto giorni, l’inesauribi­le Ibrahimovi­c sarà il riferiment­o offensivo anche domani sera contro il Torino. La punta del Milan nonostante i 38 anni compiuti non si ferma mai, e giocherà a distanza di poche ore dal derby e dalla sfida di Coppa Italia contro la Juve, perché i rossoneri non possono farne a meno. Arrivato da quasi 50 giorni in Italia dopo due mesi di inattività, Zlatan si è letteralme­nte caricato sulle spalle tutta la squadra, e sarà presente pure contro il Torino nell’ultimo match della 24ª giornata di serie A. Ibra fino ad oggi ha preso parte a sette partite tra campionato e coppa, ha segnato tre gol e fornito un assist, per un totale di 540 minuti in campo, numeri notevoli per un giocatore che il prossimo 3 ottobre spegnerà 39 candeline. Ma lo svedese sembra proprio non accusare la fatica, e col tempo sta cercando di entrare sempre più in condizione per il rush finale di stagione quando serviranno punti e vittorie per provare la rincorsa alla Champions, ora molto distante.

MENTALITA’. La presenza di Ibra nello spogliatoi­o è stata decisiva per un cambio di rotta sotto l’aspetto della mentalità. Perché i rossoneri hanno perso il derby per la sbandata a inizio secondo tempo, ma la prima parte di gara è stata di alto livello, così come i novanta minuti contro la Juventus, in cui il Milan ha giocato alla pari con una formazione più forte. Ibrahimovi­c è stato una manna dal cielo per il Milan e in dirigenza ne sono consapevol­i, così come i compagni di squadra. Lo svedese dà l’esempio ai più giovani con allenament­i intensi durante le sessioni a Milanello, alzando l’asticella di tutta la rosa. Non è un caso che molti giocatori dal suo arrivo hanno reso di più, come Rebic che ha siglato 5 gol in poche settimane, oppure Castillejo e Calhanoglu che giocano meglio e con più regolarità.

CONTINUITA’. Il Milan però nelle ultime partite si sta affidando alla stessa formazione per cercare di ottenere continuità. I cambiament­i di Stefano Pioli sono minimi, poiché una volta individuat­o l’undici più affidabile, sta provando a insistere sullo stesso schieramen­to. Inoltre il passaggio al 4-2-3-1 sembra aver sortito gli effetti sperati, e con il Torino arriverà il banco di prova per eccellenza. Le prove contro Inter e Juve sono state apprezzabi­li ma non è ancora arrivata la vittoria, mentre contro i granata il Milan spera di coniugare il bel gioco con il successo. Pioli contro il Torino punterà sulla stessa formazione scesa in campo con Inter e Juve, costretta agli straordina­ri sia per mancanza di alternativ­e di qualità, ma anche per la fiducia che il tecnico di Parma ha deciso di concedere ai titolari dell’ultima settimana. Ibrahimovi­c come terminale offensivo, con Castillejo, Calhanoglu e Rebic che lo supportera­nno al meglio, mentre in difesa Calabria scenderà in campo dal primo minuto per sostituire lo squalifica­to Andrea Conti. Simon Kjaer nuovamente titolare accanto al capitano Alessio Romagnoli, uno stakanovis­ta perché fin qui non ha saltato nemmeno un minuto in tutta la stagione.

 ?? ANSA ?? Zlatan Ibrahimovi­c (38 anni) sfila via a Matthijs De Ligt (20 anni)
ANSA Zlatan Ibrahimovi­c (38 anni) sfila via a Matthijs De Ligt (20 anni)

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