Corriere dello Sport

Venezia ci prende gusto e fa fuori anche Milano

Nel secondo tempo è ancora Daye a fare la differenza: prima finale

- di Elisabetta Ferri

Superato il tabù dell'eliminazio­ne al primo turno, che durava da sette anni, Venezia fa secca anche Milano. Una vittoria che nasce nelle difficoltà - brutto inizio e ben 6' dell'ultimo quarto senza segnare - ma meritata, perché l'Armani non gioca come potrebbe. Ci s'aspettava di più sotto il profilo dello spettacolo dallo scontro tra la favorita e i campioni d'Italia, ma il primo tempo ne regala davvero poco ad un'astronave gremita. Il pubblico decolla, oltre 9.000 spettatori, mentre la prima semifinale stenta a farlo.

Milano comincia dove sa di far male: cerca con insistenza Scola e Tarczewski sotto i tabelloni e i due lunghi segnano 11 punti dei primi 13 per l'Olimpia (13-7 al 6'). Venezia non carbura, la vita è più dura per Tonut che contro la Virtus aveva fatto il diavolo a quattro. E' Filloy a scuotere i compagni col suo atteggiame­nto spavaldo e quando si apre il 2° periodo, con l'Armani invitata a tirare da fuori, iniziano i dolori perché le polveri sono bagnate e soprattutt­o Micov non la mette mai (0/6 all'intervallo). Così, pur non brillando, la Reyer resta aggrappata al match, finché Daye, nell'ultimo giro di lancette non entra in partita con 5 punti filati (gioco da tre punti sfidando Scola e fallo guadagnato allo scadere).

All'intervallo è tutta da giocare. Milano paga a caro prezzo non aver schiacciat­o l'avversario quando era remissivo: ora l'Umana ci crede. Arriva prima il pareggio (31-31), poi il sorpasso (33-34), quindi si accende Daye con due canestri di pura classe e Venezia va via (40-47 al 28'). Milano è in crisi contro la zona adattata, Cerella recupera una palla d'oro e lancia Tonut per il +10 (41-51), ribadito da una tripla di De Nicolao prima dell'ultimo riposo. Ultimo quarto anomalo: la Reyer non segna per 6' ma l'Olimpia non ne approfitta arrivando al massimo a -3 (61-64 al 39'). Bramos potrebbe chiuderla dalla lunetta con tre liberi ma li sbaglia tutti, svetta Watt che prende il rimbalzo e segna il canestro della staffa. Entrata dalla porta di servizio, Venezia è in finale.

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CIAMILLO Austin Daye, 31 anni, ieri 13 punti con 4 su 7 al tiro
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