Corriere dello Sport

Guizzo Dzeko Pellegrini male Micki a disagio

Fazio con personalit­à, Mancini ok poi si perde. Dijmsiti domina

- di Roberto Maida

ATALANTA Gollini

A riposo, viene travolto da Dzeko senza avere il tempo di capire cosa stia accadendo. Per il resto saltella con la curva.

Toloi

Ex fugace ma motivatiss­imo. Va vicino al bersaglio in sforbiciat­a sul finire del primo tempo, dietro fa il suo: razzia palloni ovunque.

Palomino

E’ incredibil­e il pasticcio che causa il gol di Dzeko. Ma si riscatta infilandos­i nell’1-1 a inizio ripresa.

Djimsiti

Soffre a tratti gli strappi di Kluivert, griffa l’assist del pareggio di testa. Poi, domina la scena.

Hateboer

Mastica il pallone del possibile 1-0, solo davanti a Pau Lopez. E sul vantaggio della Roma ha qualche responsabi­lità per un passaggio indietro non proprio simpatico.

De Roon

Spazza via Mkhitaryan, tesse concetti intelligen­ti.

Freuler

Difficile pizzicarlo fuori posizione. Nel secondo tempo cresce a dismisura.

Gosens

Difensivam­ente è un buon supporto, in attacco è la solita macina. L’assist del raddoppio è suo.

Gomez

Meno preciso e continuo di altre volte: si mangia un gol.

Muriel (41’ st)

Ilicic

Subito una delizia per liberare Gomez, poi un’uncinata in prima persona che gli esce di un metro. Partita di lampi. Malinovsky (38’ st) sv.

Zapata

Cancellato da Smalling.

Pasalic (14’ st) Impression­ante impatto: entra e inventa dopo 19 secondi la palombella del sorpasso.

Gasperini (all.)

Azzecca la mossa Pasalic: prima della Champions, è un piede in Champions.

ROMA

Pau Lopez

Ferma il Papu con il corpo, quasi per disperazio­ne, dopo aver sbagliato il tempo dell’uscita. In generale sembra avere perso sicurezza dopo le ultime partite. E nella ripresa prende gol sui primi tiri possibili.

Bruno Peres

Promosso titolare in Serie A dopo quasi due stagioni, non sente affatto il peso dell’inattività integrando­si nei movimenti della squadra. Viene spesso coinvolto nel possesso palla. Però, nel secondo tempo cala d’intensità.

Smalling

Perfetto finché deve occuparsi di Zapata. Si confonde dopo il cambio, arrivando morbido in marcatura su Pasalic.

Fazio

Non giocava neppure un minuto da due mesi, eppure si cala nel contesto con la giusta dose di personalit­à.

Spinazzola

Preferito a Kolarov, limita all’indispensa­bile le falcate oltre alla metà campo per evitare squilibri difensivi. Però, perde Palomino sull’angolo dell’1-1.

Mancini

Riportato in mediana, gratta 6 palloni solo nel primo tempo. Viene però coinvolto nelle amnesie difensive della ripresa.

Veretout (23’ st)

Non sa dove mettere i piedi.

Kluivert

Troppo intermitte­nte, troppo incompiuto. Dà spesso l’idea di poter cambiare il corso degli eventi senza poi realizzare il proposito.

Perez (17’ st)

Mezz’ora senza capire.

Pellegrini

La traccia per il delitto perfetto arriva dopo 40 minuti di contenimen­to e sacrificio: la gestisce male da posizione ottima. E avvia suo malgrado l’azione del gol di Pasalic. In più, non incide quasi mai. Serataccia.

Mkhitaryan

A disagio da mezz’ala, dove la fisicità dell’Atalanta lo sovrasta.

Perotti

Si dissolve davanti al maestro Gasp dopo un inizio incoraggia­nte.

Villar (33’ st) Dzeko

Lo vedi impacciato, quasi fuori partita, e ti viene da alzare gli occhi al cielo. Ma al momento giusto si comporta da grande centravant­i, massimizza­ndo il profitto dopo l’omaggio di Palomino. Sono 11 gol in campionato e 5 in carriera all’Atalanta.

Fonseca (all.)

Cambia cinque uomini e soprattutt­o tattica per ritrovare la Roma. Gli gira bene per un tempo, poi vince il più forte. E ora pensare alla Champions, a -6 e con lo scontro diretto sfavorevol­e, diventa un esercizio di ottimismo.

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LAPRESSE Edin Dzeko segna il gol del vantaggio romanista
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IL MIGLIORE Djimsiti
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IL PEGGIORE Lorenzo Pellegrini

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