Anche Lukaku-Lautaro in frenata
– Sconfitta sì, ma niente drammi. La caduta con la Lazio complica la situazione, ma non pregiudica nulla. Inoltre, l’Inter è convinta di essersela giocata alla pari e di aver perso esclusivamente per due episodi, o meglio per due regali concessi in occasione dei gol biancocelesti. Situazioni da evitare, ma che non tolgono valore alla prestazione. Ad ogni modo, nonostante l’umore di Conte fosse tutt’altro che dei migliori, ieri, alla Pinetina, non ci sono stati confronti o discorsi particolari a i giocatori. Eventualmente verranno rimandati alla sessione video, nella quale verranno analizzati gli errori del match. E chissà che nei vari spunti di riflessione non ci sia anche il fatto che, nelle ultime 3 uscite insieme, la coppia Lukaku-Lautaro non è mai andata a segno. E’ vero che in mezzo ci sono state le due gare di squalifica del “Toro”, nelle quali è bastato il totem belga – 3 gol tra Udinese e Milan -, ma contro Fiorentina e Napoli in Coppa Italia e poi nel match con la Lazio i due bomber sono rimasti a secco.
PIÙ FATICA. Nulla vieta, anzi è perfino probabile, che la serie negativa si interrompa già domenica con la Sampdoria. Ma resta il fatto che l’Inter ha pagato caro il digiuno. Tra ottobre e novembre, ovvero nel pieno dell’emergenza infortuni, sono stati i trascinatori della squadra, sviluppando un’intesa particolare. Ora sembra che ci sia meno sintonia e domenica sera c’è scappato pure un urlaccio di Lukaku al partner. Anche se forse molto dipende dal fatto che l’intera manovra nerazzurra si stia sviluppando in maniera meno fluida e che le occasioni per dialogare in tandem abbiano finito per diminuire. Se poi, come accaduto all’Olimpico, Lautaro deve di fatto “marcare” Leiva, allora poi è complicato immaginare che conservi la lucidità per fare il suo lavoro normale di attaccante.
VOCI E RUMORS. In aggiunta, ci sono anche i maligni. Quelli che immaginano l’argentino distratto dalle sirene del Barcellona. Le ultime due prestazioni poco brillanti vengono dopo l’espulsione rimediata contro la Spal dopo uno scoppio d’ira nei confronti dell’arbitro. Nel mezzo, appunto, ci sono state le nuove indiscrezioni rimbalzate dalla Spagna. Quelle che lo vogliono già d’accordo con il club catalano, a sua volta disposto a valutarlo ancora più dei 110 milioni della clausola, in modo da poter inserire nell’affare un paio di contropartite tecniche per fare plusvalenza. In realtà, i discorsi non sono così avanzati. Ma il primo a manifestare in pubblico il fastidio per la situazione è stato, sabato scorso, Conte: «Lautaro ha la testa sulle spalle per capire che le voci di mercato contano pochissimo. Ma l’Inter si presta molto alle vicende di mercato, a differenza di altre società che sono molto ma molto più abbottonate».
C’è chi spiega il calo del Toro con le voci in arrivo dal Barça pronto a tutto