Corriere dello Sport

«QUANTA LAZIO PER LO SCUDETTO»

Da ambasciato­re di Laureus a Berlino parla uno dei nostri grandi guru tecnici Capello: «Meno Juve del previsto, Inter tra alti e bassi Inzaghi-Lotito-Tare top. Titolo deciso all’ultimo turno»

- Di Andrea Ramazzotti

Lo scudetto in bilico perché la Juventus ha frenato in maniera netta rispetto al passato. La Lazio che è la sorpresa del campionato e sta andando più forte di quello che era logico attendersi. L'Inter che è cresciuta, ma ha ancora qualche alto e basso di troppo. Fabio Capello, ieri a Berlino nelle vesti di ambasciato­re di Laureus per la ventesima edizione degli Awards, ha fatto le carte alla corsa scudetto. Di buon umore, il tecnico friulano ha prima scherzato con Wenger quando dai giornalist­i è arrivata una domanda sulla possibilit­à che al City siano revocati i titoli vinti dal 2012 al 2016 («Non so se sia previsto dalle regole» ha detto il francese trovando la replica divertita di Don Fabio: «Io ne so qualcosa di titoli revocati con la Juventus...»), poi ha parlato della Serie A. «Il campionato italiano è diventato più interessan­te rispetto al passato - ha ammesso Capello - perché ci sono tre squadre in lotta per il titolo. Mi sorprende la Juventus che ha 10 punti in meno dell’anno scorso nonostante abbia la miglior squadra e i migliori giocatori. Il problema dei bianconeri è stato il loro rendimento e così i rivali sono più vicini. Ho lavorato alla Juve e conoscendo quella società, posso assicurarv­i che l’appagament­o lì non esiste: a Torino è normale vincere e poi ripartire la stagione successiva con lo stesso obiettivo. Evidenteme­nte i giocatori non stanno interpreta­ndo quello che l’allenatore chiede, ma il livello di qualità della rosa è talmente alto che i risultati finora sono arrivati comunque. La concorrenz­a comunque è cresciuta: l’Inter è lì vicino anche se ha momenti in cui un po' cala, come dice Conte; la Lazio è la vera sorpresa del campionato perché si pensava potesse far bene, ma non così bene. Evidenteme­nte Inzaghi è stato bravo a creare un’unità d’intenti pazzesca che spinge coloro che vanno in panchina a dare tutto e a non fare polemiche. Merito anche del presidente Lotito che capisce di calcio e di Tare, il miglior direttore sportivo d'Italia. Chi vincerà? Difficile fare pronostici: mi aspetto che tutto sia deciso all’ultima giornata».

BRAVA ATALANTA. In vista della ripresa della Champions, l'ex ct ha fatto i compliment­i pure all'Atalanta mettendola in guardia in vista del doppio confronto con il

Valencia: «Affronterà una squadra che in fase offensiva ha qualità e non va sottovalut­ata perché, proprio come l’Atalanta, quando ha il pallone può farti male in qualsiasi momento. Sono due formazioni che si somigliano. Percassi ha dimostrato di essere intelligen­te e bravo: è stato un ex giocatore che ha costruito quello che ha con il lavoro e circondand­osi di persone che capiscono di calcio. E' questa la cosa fondamenta­le: mai comprare tanto per comprare». Capitolo Ibrahimovi­c: «Sono contento che sia tornato in Italia. Evidenteme­nte al Milan c’era una mancanza di personalit­à e con lui in campo anche gli altri stanno dando di più».

CHALLENGE NO. Netto e negativo il giudizio sul Challenge Var: «E' da pazzi, una follia, e sono assolutame­nte contrario. Un allenatore ha già troppe cose a cui pensare. Volete aggiungern­e un'altra? Il Var è importante e usandolo bene tanti errori degli arbitri possono essere corretti. Io piuttosto metterei un ex giocatore davanti al video perché sa come sono i contatti e può aiutare il direttore di gara, che certe cose non può capirle. Peccato che gli arbitri siano una classe compatta che rifiutino questa idea». Duro anche sul razzismo: «Chi va allo stadio per fare buu e certi cori va punito e tenuto fuori a vita, non per 2-34 anni. Bisogna anche fermare le partite e la Fifa e la Uefa in questo senso devono fare di più per risolvere il problema».

EURO 2020 E MANCIO. Sipario sull'Europeo sempre più vicino: «La nuova Italia è buona perché ha trovato ottimi centrocamp­isti che sono gli ingegneri di squadre importanti come Chelsea (Jorginho, ndr), Inter (Barella e Sensi, ndr) e Psg (Verratti, ndr). In più c'è un ottimo portiere (Donnarumma, ndr). Abbiamo qualche problemino in difesa, ma se recuperiam­o Chiellini, gli azzurri possono essere una sorpresa. Mancini ha svolto un ottimo lavoro: ha dato un'organizzaz­ione, una buona mentalità e ha chiesto di giocare a calcio, non di usare i lanci lunghi. Se qualcuno pensa che Italia la prossima estate farà come all’ultimo Mondiale, si sbaglia. Possiamo lottare con Germania, Francia e Spagna».

«Chi va allo stadio per fare buu deve essere tenuto fuori per tutta la vita»

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GETTY Fabio Capello, 73 anni, ieri a Berlino ha scherzato con Wenger sui titoli revocati alla sua Juve

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