Pioli sta con Ibrahimovic «Arrabbiato? Ha ragione»
Vittoria con vista Europa per il Milan. Con il successo contro il Torino i rossoneri si sono riavvicinati alla Roma, mostrando ulteriori passi avanti sotto il profilo del gioco: «Stiamo trovando un’identità e un buon modo di stare in campo. La classifica è li ma dobbiamo pensare di vincere più gare possibili. Sono soddisfatto della prestazione col Torino pur avendo speso tanto a livello fisico nelle gare precedenti, ho fatto delle scelte chiare», ha spiegato il tecnico rossonero Stefano Pioli. «Abbiamo sofferto anche per colpa nostra perché si poteva chiudere subito la partita nel secondo tempo. Abbiamo portato troppe volte la palla a centrocampo e sono situazioni che metteremo a fuoco».
MUSACCHIO E IBRA. L’allenatore è tornato sul caso Mateo Musacchio, che durante il primo tempo non si è detto pronto per entrare in campo e prendere il posto dell’infortunato Kjaer: «Nessun caso, ha avuto un problema muscolare durate il riscaldamento. Esordio di Gabbia? Sono davvero contento che abbia avuto questa opportunità, perché è un giovane affidabile che sta lavorando bene. E’ entrato con la convinzione giusta e col coraggio giusto. Ha voglia di migliorarsi». Ibrahimovic a fine gara è andato via nervoso, nonostante il successo. Pioli prova a spiegare i motivi dell’atteggiamento dello svedese: «Era arrabbiato perché si poteva fare meglio. Abbiamo avuto tante occasioni per chiudere prima la partita ed è giusto essere ambiziosi». Chiosa sul futuro in rossonero: «Il nostro lavoro ci mette sempre sotto esame, dobbiamo sempre dimostrare e conquistarci la fiducia. Decideremo cosa fare a fine campionato».
ELOGIO DEL CAPITANO. Esordio assoluto in serie A per Matteo Gabbia che a fine prime tempo ha preso il posto dell’infortunato Kjaer. Il ventenne è entrato quando Musacchio si è rifutato di farlo. «E’ il coronamento di un sogno - ha detto Gabbia - ringrazio i miei compagni e la dedica va ai miei nonni. Lavoro sempre al massimo, ora sono felice e spero di continuare così». Il difensore è stato elogiato anche da Romagnoli: «Gli faccio i complimenti, lavora sempre bene, se lo merita». Sul match invece c’è grande soddisfazione: «Una vittoria preziosa, dobbiamo continuare cosi perché il campionato è lungo. La mia miglior gara? Ho fatto tante partite più belle di questa ma quando si vince le gare vengono descritte in modo migliore».
OBIETTIVI. La stagione rossonera non è ancora compromessa ma la Champions resta molto distante. Il direttore sportivo Frederic Massara ha ribadito gli obiettivi da centrare a fine campionato: L'EuropaLeague la definirei un obiettivo minimo, l'ambizione è quella di poter riassaggiare la Champions, ma ci vorrà del tempo. Siamo consapevoli di essere sulla strada giusta. Pioli? Siamo contenti del suo lavoro, sta ridando una fisionomia a questa squadra con un gioco propositivo, siamo convinti di poter chiudere bene la stagione».
«Si doveva chiudere prima, giusto essere ambiziosi. Nessun caso Musacchio»
Per Ibra 5 vittorie in 8 presenze rossonere
Zlatan Ibrahimovic (38 anni, nella foto in azione sull’uscita dell’ex compagno al Psg, Salvatore Sirigu) ha finora vinto 5 delle partite in cui il Milan lo ha mandato in campo tra campionato (6 presenze) e Coppa Italia (2 presenze)